Cronaca locale

Via all'autonomia (M5S permettendo)

Salvini: «In cdm entro un mese». Il ministro Stefani: sì, se i grillini votano

Via all'autonomia (M5S permettendo)

«Mi ero impegnato a fare il primo passaggio sull'autonomia in Consiglio dei ministri entro l'autunno, manca un mesetto E quindi contiamo di rispettare l'impegno» ha ribadito ieri il vicepremier della Lega Matteo Salvini ieri a Milano. Si stringono i tempi dunque, il dossier che garantirà una maggiore autonomia di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sarà sul tavolo del Cdm a breve anche se nel pomeriggio il ministro per l'Autonomia Erika Stefani, esponente del Carroccio, a margine del convegno Italia Direzione Nord in programma anche oggi al Palazzo delle Stelline ha precisato che i tempi saranno rispettati se il Movimento 5 Stelle non farà mancare il proprio appoggio: «Il primo passaggio entro l'autunno? Sì, basta che i 5 stelle votino. Mi aspetto una risposta da parte del ministero dello Sviluppo economico, della Giustizia, della sanità, delle infrastrutture e dell'ambiente» al di là delle richieste legittime arrivate dalle regioni anche con i referendum sull'autonomia. «Sono certa e confido», ha puntualizzato il ministro, «che le risposte arriveranno perchè «i nostri colleghi al governo sono sensibili» al tema. Ne è convinto, specialmente dopo l'impegno ribadito ieri dal leader della Lega Salvini, il governatore lombardo Attilio Fontana: «Il percorso per l'Autonomia sta volgendo al termine. Il lavoro è stato fatto. Poi dovrà essere trasmessa al Parlamento perché si trasformi in legge e sarà la più innovativa del nostro Paese». Il deputato e segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi accoglie positivamente la tabella di marcia dettata dal vicepremier, e sottolinea che «l'autonomia rappresenta un obiettivo concreto per il governo del cambiamento e una priorità per la Lombardia che, grazie ai risparmi generati dalla gestione delle competenze nelle 15 materie richieste, una volta entrata a regime la riforma, avrà a disposizione un surplus di 3-4 miliardi all'anno da usare ad esempio per completare un'infrastruttura fondamentale per i nostri territori come la Pedemontana o da reinvestire in welfare e sanità».

Anche l'assessore all'Autonomia Stefano Bruno Galli stringe: «Ora si proceda risolutamente e senza indugi a completare la revisione del testo dell'intesa tra la Regione e governo: non tergiversiamo oltre e chiudiamo».

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