Cronaca locale

Ambrogino alla memoria di Penati: "Sì, sarebbe il giusto risarcimento"

Sala sposa la proposta (e rivela un'indagine su appalto Atm)

L'ex presidente pd della Provincia di Milano Filippo Penati
L'ex presidente pd della Provincia di Milano Filippo Penati

«Totalmente favorevole» alla proposta di conferire un Ambrogino alla Memoria di Filippo Penati, l'ex segretario metropolitano del Pd e presidente della Provincia scomparso la notte tra martedì e mercoledì scorso in seguito a malattia. La proposta di tributargli la Grande Medaglia il prossimo 7 dicembre al Del Verme è bipartisan, la candidatura è stata avanzata dal consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico e firmata per primo dal capogruppo Pd Filippo Barberis, ma ha diviso i politici. Non hanno aderito i leghisti e gli altri consiglieri Fi (il capogruppo Fabrizio De Pasquale ha precisato che «un conto è il cordoglio, un altro riconoscere il merito di aver gestito bene la Provincia»). Si sono dissociati anche Basilio Rizzo (Milano in Comune) e David Gentili di Milano Progressista, ha pesato l'ultimo capitolo giudiziario: a luglio la Corte dei Conti in appello lo aveva condannato a risarcire con altre persone oltre 44 milioni per il danno erariale causato alla Regione per l'acquisto da parte della Provincia del 15% delle azioni di Milano-Serravalle a prezzi giudicati «poco equi». Penati dopo un lungo calvario giudiziario era invece stato assolto da quello che definito il «Sistema Sesto», e Sala vedrebbe «bene l'Ambrogino se non altro come risarcimento. Bisognerebbe andare a vedere quanto ha ragione la Corte dei Conti sulla questione Penati, è difficile giudicare. Trovarsi nella condizione in cui a una certa età, dopo che hai lavorato una vita, qualcuno ti dice che devi restituire milioni..Diventa molto difficile per noi politici». Proprio ieri, riferisce, «ho ricevuto a casa una missiva della Corte dei Conti. Mi sono preoccupato, invece era una citazione come persona informata dei fatti su un appalto Atm del 2009, quando ero dg del sindaco Moratti, stanno indagando ora. Avranno ragione, per l'amor del cielo, ognuno fa il suo mestiere, ma se andiamo avanti così passa la voglia di fare politica». Sull'Ambrogino ripete «sono di parte, era un amico, soprattutto nell'ultima fase, anche di fronte al fatto che in tanti lo hanno abbandonato. L'ho visto 15 giorni prima che mancasse e l'ho sentito per indirizzarlo in una struttura ospedaliera negli ultimi giorni, quando la situazione era purtroppo peggiorata.

Era un amico e ho un grande ricordo».

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