Cronaca locale

Area C non si tocca: pronti ad allargarla ad altri tre quartieri

Il Comune blinda il ticket d'ingresso che non è più un esperimento. Allo studio l'estensione a Sarpi, Tortona e San Siro (nei weekend)

Varco dell'Area C
Varco dell'Area C

La giunta prova a blindare Area C. Contro i ricorsi e le barricate dell'opposizione. Sindaco e assessori hanno approvato ieri pomeriggio, il Pgtu, Piano generale del traffico urbano che definisce i progetti per il futuro sul fronte mobilità. Da un elenco di prossime Zone a 30 chilometri all'ora all'estensione del gratta e sosta ad Abbiategrasso, Cascina Gobba, Bovisa o Città Studi alla rete di piste ciclabili che verranno. E nel mare magnum infila la trasformazione del ticket da misura sperimentale a definitiva. Senza specificare dove e quando, ne ipotizza già l'ampliamento. «Il confine del road pricing alla Cerchia dei Bastioni è da intendersi come puramente indicativo - è quanto ha confermato ieri la giunta un mese dopo la pubblicazione e la raccolta delle osservazioni dei cittadini a pagina 106 del Piano - potendosi prevedere anche estensioni locali della Ztl, ad esempio ad inglobare aree limitrofe già interessate da provvedimenti di limitazione della circolazione o richiedenti particolari azioni di salvaguardia dell'ambiente urbano».
Prime candidate ad entrare nell'Area C allargata sarebbero la zona Sarpi, già semipedonale e sorvegliata dalle telecamere che potrebbero essere facilmente adattate anche alla funzione di controllo del traffico, ovviamente previa autorizzazione mi­nisteriale) e parte di zona Torto­na/ Savona, anche se si parla spesso di un’inserimento an­che della zona intorno allo sta­dio di San Siro, almeno nel weekend. Si vedrà. Per ora il Pgtu passerà in Commissione e poi in consiglio comunale con­fermando Area C ma senza en­trare nel merito degli sviluppi futuri. Pisapia corre per appro­vare il Piano prima della sca­denza della fase di test, il 28 mar­zo, e della sentenza del Tar, atte­sa nelle prossime settimane. I giudici devono esprimersi nel merito su quel ricorso di Medio­lanum parking che la scorsa estate costrinse il Comune a spegnere le telecamere. Il Con­sigli­o di Stato sottolineò la man­canza di un aggiornamento del Pgtu e il carattere sperimentale di Area C,che con l’approvazio­ne del Piano in aula viene reso invece definitiva. La capogrup­po del Pd Ca­rmela Rozza ribadi­sce che ogni modifica al provve­dimento scatterà invece solo a settembre, dopo la pausa esti­va. E l’allargamento «per ora è previsto come possibilità, ma difficile che si possa attuare pri­ma del 2014 o 2015, dobbiamo aspettare i nuovi treni della me­tropolitana. Il servizio è già al massimo».
Tra le novità del dopo estate ci saranno le mini-multe, 20-30 euro per chi si dimentica di pa­gare entro le 24 ore il ticket ma salda il passaggio entro una set­timana. Sembravano a rischio i Giovedì dello shopping, per
ora è scattato lo spegnimento delle telecamere alle 18 invece che alle 19.30 ma doveva essere accompagnato da un insieme di eventi finora mai partiti, per cui era circolato un dietrofront. La prossima settimana riparti­rà invece il confronto Confcom­mercio- Comune per avviare il progetto con l’arrivo della bella stagione. Anche se la fronda am­bientalista del Pd è contraria. Per il presidente della Commis­sione mobilità Carlo Monguzzi è «un controsenso spegnere le telecamere prima, come dire che Area C è una misura che al­lontana dal centro, mentre la fi­losofia è convincere i milanesi a venirci con mezzi alternativi all’auto». Da settembre non è esclusa invece una revisione dell’orario giornaliero: i com­mercianti spingono per l’antici­pazione sempre alle 18, il Co­mune potrebbe compensare l’accensione un’ora prima an­che se il pagamento alle 6.30 «ri­schia di mettere in difficoltà troppe categorie» ammette il vi­cepresidente di Confcommer­cio Simonpaolo Buongiardino.
Ogni modifica alla ztl potrà es­sere decisa in giunta, senza ulte­riori passaggi in aula. E il coordi­natore milanese del Pdl Giulio Gallera promette barricate sul Pgtu visto che a quanto pare di­venta l’unica occasione per contestare il ticket: «Pisapia non può affossare il provvedi­mento come un “di cui“, in un piano di centinaia di pagine. Ab­bia il coraggio di aprire un con­fronto vero con la città, noi chie­deremo più esenzioni, anticipa­zione dell’orario serale, revisio­ne dei confini tenendo conto che molti asili privati e scuole al confine hanno dimezzato gli iscritti e licenziato personale». Cita il caso dell’istituto delle Suore Orsoline che ha sede al­l’interno della ztl, «i bimbi iscrit­ti sono calati del 50% si ritrova­no costrette a licenziare le mae­stre ma molte
famiglie non rie­scono a pagare la retta per l’as­i­lo e pure il pedaggio per portare i figli a scuola».

Sognano l’allar­gamento di Area C, almeno fino alla circonvallazione della 90/91, i promotori dei 5 referen­dum sull’ambiente Edoardo Croci, Marco Cappato e Enrico Fedrighini: «Bene il Pgtu, ora ci aspettiamo che vengano porta­te avanti integralmente le misu­re previste nei quesiti».

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