Cronaca locale

Assegnati a Milano i Legal Community Awards 2014

Allo Studio Legale Munari Cavani il Legal Community Award 2014 per l'universo dei Media

“And the winner is…”. Certo, la location non era il Dolby Theatre di Los Angeles e a decretare il vincitore non era la voce, collegata dalla White House, di Michelle Obama. Tuttavia gli Awards assegnati da legalcommunity (la “piattaforma multimediale, interattiva e relazionale che permette ai suoi fruitori di entrare a far parte di una comunità e di poter contribuire al dibattito interno del mondo legale italiano” - come si legge nel “Chi siamo” del loro sito - ideata da Aldo Scaringella, fondatore del primo mensile di mercato legale italiano), consegnati ieri sera nella suggestiva cornice del Museo Diocesano di corso di Porta Ticinese a Milano, un loro prestigio ce l’hanno eccome. Una sera di gala durante la quale, tra finalisti e ospiti, ha visto sfilare in passerella il fior fiore del mondo legale. Diverse le categorie in concorso: dal mondo dei marchi e brevetti a quello, più “attuale”, dell’IP e della TMT, acronimo per Techonology, Media and Telecommunications. Sezioni nelle quali sono stati assegnati due primi premi: uno al miglior avvocato, uno al miglior studio dell’anno.

E proprio l’universo dei Media, quello che ci riguarda un po’ più da vicino, ha visto assegnare l’ambitissimo Award 2014 allo Studio Legale Munari Cavani, giunto primo tra cinque finalisti selezionati da una qualificata giuria designata da legalcommunity. Con la motivazione (letta dall’ottimo Presidente di legalcommunity, Nicola Di Molfetta) che “i media sono nel dna dello studio. Segue importanti clienti, italiani e stranieri, in materia di diritto della radiotelevisione, delle telecomunicazioni e dell’editoria, sia nell’attività ordinaria che nelle operazioni straordinarie, nonché nel contenzioso”. A ritirare il premio, visibilmente soddisfatti, uno dei due soci, Raffaele Cavani e l’avvocato Alessandra Bruna Fossati, una delle storiche collaboratrici dello studio milanese di piazza Diaz.

Un premio meritato quello ottenuto da “una delle boutique più affermate tra gli studi specializzati in diritto dei media e della pubblicità”. Le parole, a ragion veduta, sono quelle dell’altro socio dello studio, Alessandro Munari. Un uomo di sterminata cultura, non solo giuridica. Docente di Diritto Commerciale all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano (dopo avere ricoperto lo stesso incarico nell’amata Città Eterna), l’eclettico Alessandro Munari ama coltivare passioni extralavorative che spaziano dall’arte, al cinema (è presidente della Fondazione Istituto Cinematografico “Michelangelo Antonioni” di Busto Arsizio) alla musica. Una passione, quest’ultima, che l’ha portato ad essere, alcuni anni fa, tra i fondatori (insieme al celebre chitarrista Gigi Marrese e al bassista-farmacologo Massimo Pedrani) di un gruppo musicale. Che, però, va sempre lì dove ti porta il cuore, che batte tra codici e precedenti giurisprudenziali: “I Rinvio a Giudizio” il nome della rock-blues band, nota al pubblico milanese per essersi esibita sui palcoscenici più glamour, dall’Alcatraz al Rolling Stone.

E proprio questa sera la band di “Alessandro Munari-and-soci-non-tutti-avvocati” daranno il via, a partire dalle 19 presso la Terrazza DownTown in piazza Diaz 6, al concerto di apertura del Tour 2014. Lo show non offrirà soltanto della buona musica dal vivo ma tante sorprese. Non ultime l’allestimento di una mostra di opere firmate da Dario Ballantini e Lara Martinato. E uno special guest di rilievo nazionale.

Un motivo in più per fare festa per un meritato riconoscimento (l’Award) ascoltando buona musica.

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