Cronaca locale

Bengalese buttato in Darsena. Movida sempre più violenta

Un venditore di rose aggredito da giovani ubriachi. E due egiziani accoltellati dalla gang di nordafricani

Bengalese buttato in Darsena. Movida sempre più violenta

Notti violente, in particolare nelle zone della movida. L'episodio più recente è quello del venditore di rose spinto nelle acque della Darsena da due ragazzi, ma di risse e aggressioni se ne contano ogni giorno.

La vittima della violenza in Darsena, nella notte tra sabato e domenica quando erano le 2, è un uomo bengalese di 55 anni, S.M.C., venditore di rose. Mentre cercava clienti tra i ragazzi fuori dai locali, è stato preso di mira da due giovani sui 25 anni. «Senza motivo», ha poi raccontato il 55enne alla polizia. È stato insultato e picchiato, lui ha cercato di scappare, ma i due lo hanno inseguito e buttato nel Naviglio. Gli aggressori sono subito corsi via e sono spariti, approfittando delle tante persone lì intorno con cui confondersi. Alcuni passanti sono intervenuti e hanno aiutato l'uomo a uscire dall'acqua. Non era ferito, né stava male, era solo scosso. È stato medicato dal 118, ma ha rifiutato il ricovero in ospedale. Tra le persone trovate sul posto dagli agenti delle «Volanti», arrivati insieme ai vigili del fuoco, nessuno si è qualificato come testimone diretto. La polizia ha raccolto la ricostruzione del venditore ambulante che è stato invitato a sporgere formale querela. La ricerca dei due aggressori è scattata immediatamente, ma invano.

Nella stessa zona, in piazzale Cantore, nella notte tra mercoledì e giovedì due giovani egiziani sono stati accerchiati da un gruppo di uomini, forse nordafricani che li hanno feriti con un'arma da taglio. E sempre nella notte tra sabato e domenica alle 2,30 la cruenta lite in piazza Duca D'Aosta, davanti alla Stazione Centrale. Sono intervenuti i militari dell'esercito in servizio per Strade sicure. Alcuni extracomunitari si stavano azzuffando e i soldati sono riusciti a dividerli. Un marocchino di 22 anni è stato ferito con un coccio di bottiglia al torace e al volto. È stato portato in codice giallo al Fatebenefratelli, non è in pericolo di vita. Sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia Duomo per fermare l'autore del ferimento mentre scappava. È un algerino di 23 anni, senza fissa dimora e con precedenti di polizia. È accusato di lesioni personali aggravate.

Sull'episodio alla Darsena interviene il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico: «Un episodio molto grave. Ancora più grave che sia avvenuto in un luogo della movida molto frequentato dai milanesi perché evidenzia, se ce ne fosse ancora bisogno che a Milano i controlli sono inesistenti. Ormai ogni sera della settimana in Darsena e sui Navigli ci sono bande di ragazzi che, superato il limite etilico, si fronteggiano indisturbati a colpi di bottigliate». E per l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato «proprio il sindaco Sala, al termine del lockdown, si era recato con la polizia locale sui Navigli per mostrare il giro di vite dei controlli nelle vie dell'aperitivo.

Evidentemente si è trattato di una sceneggiata a uso e consumo di giornalisti e fotografi, visti gli episodi che continuano a verificarsi in tutta la zona».

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