Cronaca locale

Blitz nel bosco della droga «infinita»

Ennesima operazione: 50 persone controllate, demolite 10 baracche

Nuovi controlli ieri al boschetto di Rogoredo, enorme piazza di spaccio di eroina a cielo aperto e bivacco di decine di tossicodipendenti. L'operazione è stata condotta da carabinieri e polizia locale.

All'intervento hanno partecipato una sessantina di uomini delle forze dell'ordine con cani antidroga e anche un elicottero dell'Arma. Si è trattato di «un intervento massiccio che si affianca a quelli che Amsa sta realizzando per pulizie straordinarie nell'area della stazione Fs e della metropolitana», ha spiegato il vice sindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo. L'assessore ha aggiunto che a settembre il Comune «rilancerà i percorsi e le attività sociali e culturali con le associazioni, perché è e resta una priorità dell'amministrazione l'impegno nella lotta alla droga e nel recupero sociale e ambientale di un'area che ancora oggi soffre per il degrado e la presenza di spacciatori e loro fiancheggiatori». Nel blitz sono state controllate oltre 50 persone. Una è stata denunciata e con il personale, dell'Amsa sono state abbattute e rimosse dieci baracche.

«Incursioni così sporadiche - interviene l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - sono inutili, perché nel giro di poche ore tutto torna come prima. L'assessore Maran, che parla di un itinerario per mountain bike che verrà inaugurato durante la MilanoGreenWeek il 30 settembre, come se per queste persone fosse un problema mettersi a spacciare o a drogarsi tra un ciclista e l'altro, fa venire il dubbio che non sappia di cosa sta parlando. Prima di tutto è necessario posizionare telecamere e polizia h24, come avevamo fatto noi nel Parco delle Cave». E Rosa Pozzani, vicepresidente del Consiglio di Municipio 4: «I continui interventi delle forze dell'ordine nel boschetto della droga di Rogoredo sono il primo deterrente per arginare lo spaccio e tenere sotto pressione gli spacciatori. Questo rimedio, seppur importante, è però solo un palliativo. Serve di più» a livello di controllo del territorio e riqualificazione della zona.

RC

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