Cronaca locale

Al Blue Note i suoni del mondo di Al Di Meola

Il chitarrista oggi e domani nel jazz club: è accompagnato dal duo Alfonsi-Beccalossi

Ferruccio Gattuso

Ci sono luoghi nei quali un musicista si sente a casa e il Blue Note, per Al Di Meola, è uno di questi. I percorsi della musica, soprattutto di quella jazz, passano anche dalle atmosfere dei luoghi che li contengono. Dunque, il virtuoso chitarrista americano di origini italiane torna nel club di via Borsieri con un poker speciale: doppia data questa sera e domani con doppio concerto alle ore 21 e ore 23.30 (ingresso cinquanta euro, info 02.69.01.68.88). Ad accompagnarlo sul palco il duo composto da Peo Alfonsi alla chitarra (già collaboratore di un altro grande chitarrista come Pat Metheny) e Fausto Beccalossi alla fisarmonica (tra le sue collaborazioni Paolo Fresu e Gianluigi Trovesi).

Un modo per raccontarsi, da parte del musicista di Jersey City, svincolato dalla sezione ritmica tradizionale, affidando le spinte percussive alla fisarmonica e alla chitarra ritmica. Votato per ben quattordici volte come best guitarist dalla rivista Guitar Magazine, Al Di Meola è da ormai un quarto di secolo uno dei chitarristi monumento dello scenario internazionale. La grandezza (ma anche l'astuzia, aggiungono i maliziosi) di questo virtuoso sta nel far confluire sulle proprie sei corde i mille influssi e generi della musica di tutto il mondo, senza porsi steccati se non quelli di un'estrema cura nel suono e negli arrangiamenti. Africa, Sudamerica, Nordamerica, Europa: c'è tutto nella musica dell'italoamericano che, fino alla sua ultima fatica discografica «Opus» - pubblicata quest'anno, un'opera che l'autore ha definito «nata, composta e realizzata in uno stato di contentezza ha sempre posto, accanto all'impressionante tecnica (non solo la velocità, beninteso, sfoggiata nei suoi celebri assolo e nelle tenzoni amichevoli del suo Guitar Trio insieme a Paco De Lucia e John McLaughlin), un'oculata ricerca sonora.

Al Blue Note, Al Di Meola porterà gran parte dei suoi classici tratti da una discografia ufficiale che parte dalla metà degli anni Settanta e marcia diritta, con impressionante regolarità, fino ad oggi. Senza contare che Di Meola è stato richiesto, come strumentista, da star della musica internazionale come i monumentali Chick Corea e Frank Zappa, le rockstar come l'ex Led Zeppelin Jimmy Page, il genio della black music e del pop Stevie Wonder, Stanley Clarke, Carlos Santana, Phil Collins e il nostro Pino Daniele.

Tra i brani attesi al Blue Note, dall'album «Opus», c'è anche quel «My grandfather's village near Napoli» dedicata da Al Di Meola proprio a Cerreto Sannita, il paese campano che gli ha concesso la cittadinanza onoraria.

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