Cronaca locale

Caos del 2012, risarciti 3mila pendolari

Vinta la class action contro Trenord per i disservizi. «Una decisione storica»

«Un risultato storico»: esultano i pendolari lombardi, che vincono una class action contro Trenord. È la prima in Italia che stabilisce un risarcimento per migliaia di consumatori. Lo comunica Altroconsumo, associazione promotrice dell'azione legale collettiva. «Con la sentenza della corte d'Appello di Milano depositata oggi (ieri, ndr), Trenord - si legge in una nota - è stata condannata ad un risarcimento di 100 euro a testa (in aggiunta agli indennizzi automatici già versati) ai 3.018 aderenti alla class action di Altroconsumo per i gravi disagi del dicembre 2012». Oltre 300mila euro quindi per rimediare ai problemi causati dal cambio di software per la gestione dei turni di lavoro del personale che mandò in tilt il sistema ferroviario regionale.

L'associazione sottolinea che si tratta della «prima class action in Italia che porta a un risultato utile per migliaia di consumatori. Altroconsumo è raggiante: è stata riformata integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la gravità dei disagi subiti circa cinque anni fa». Alla fine del 2012 i passeggeri, per colpa della compagnia ferroviaria (50% di Ferrovia Nord, 50% di Trenitalia), subirono disservizi pesanti per oltre 15 giorni: «Saltò tutto il sistema di trasporto su rotaie - si spiega ancora -, treni cancellati e i pochi rimasti diventati carri presi d'assalto, corse dirottate, ritardi, mancanza di informazioni per i circa 700mila i pendolari lombardi coinvolti in quelle giornate di caos. Nel 2014, dopo quattro giornate di mobilitazione, Altroconsumo aveva chiuso e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Milano le iscrizioni all'azione. La class action era stata ammessa il 3 marzo 2014». In primo grado era stata appunto rigettata. Secondo la sentenza della corte d'Appello invece, «non v'è dubbio che Trenord abbia causato, per inefficienza nell'organizzazione, disservizi e disagi tali da coinvolgere migliaia di viaggiatori, in forma continuativa, per un periodo di tempo prolungato (dal 9 al 17 dicembre 2012), costringendoli a subire i ritardi prolungati, cancellazione di corse, trasbordi da un convoglio all'altro, modifiche di itinerari, condizioni di sovraffollamento dei convogli, senza neppure garantire forme di assistenza minime o diramare informazioni sui tempi di attesa o su eventuali percorsi alternativi». Continua Altroconsumo: «La sentenza ha riconosciuto che in tale situazione agli utenti danneggiati spetta un risarcimento ulteriore e aggiuntivo all'indennizzo automatico previsto dal regolamento di servizio e già versato da Trenord». Il risarcimento è stabilito a titolo di danno non patrimoniale. Ulteriori 3mila utenti sono stati esclusi, perché non hanno aderito in tempo alla class action. «Per la prima volta in Italia - conclude Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo - una class action introdotta a tutela dei diritti di migliaia di consumatori sfocia in un risultato positivo, tangibile e concreto». Per l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, «Se Trenord ha sbagliato, è giusto che paghi».

CBas

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