Cronaca locale

Caos data alla Scala. E Trenord teme disagi

Cub sfida il teatro e anticipa lo stop. Sala si difende dai fischi in piazza

Caos data alla Scala. E Trenord teme disagi

«Sono cose che capitano, forse mi sono espresso male io. Stavo cercando di dire guardate che non si può contestare uno sciopero solo perché il periodo è questo. Lo sciopero è un diritto e va riconosciuto sempre. La mia premessa lo sciopero è sbagliato ha aizzato». Il sindaco Beppe Sala prova a difendersi dai fischi ricevuti in piazza Fontana due giorni fa, durante il suo intervento istituzionale alla cerimonia per il 52esimo anniversario della strage. Il segretario milanese della Cgil Massimo Bonini, che lo ha definito praticamente un gaffeur seriale («è ormai famoso per le gaffe»), ha precisato che non era comunque il luogo per parlare di sciopero, davanti ai familiari delle vittime, «avrei evitato l'esposizione di una piazza a liberi commenti». Sala ieri ha ribadito il senso, «vedo che tutti sparano giudizi anche se come me non erano al tavolo tra governo e sindacati. Ci sono cose su cui uno deve cercare di andare avanti, altrimenti vive con l'amarezza e la paura di esprimersi con le proprie idee e il proprio cuore, cosa che io invece voglio continuare a fare e che continuerò a farlo. Non sempre lo si fa bene e non sempre ci si esprime al meglio, ma certo quando il sindaco di Milano parla attira di più attenzione».

La questione sciopero nazionale fissato da Cgil e Uil per giovedì scalda anche il teatro alla Scala. La Cub ha accusato ieri la direzione del teatro di aver «elaborato un piano per aggirare lo sciopero. Hanno pensato di far andare in scena mercoledì (domani, ndr.) con il «Macbeth» in calendario il 16. La stampa ci informa che la proposta ha incontrato il favore di artisti e rappresentanti dei lavoratori ma avremmo la curiosità di sapere chi sono». Lo spostamento dello spettacolo «per evitare una protesta è un atto gravissimo e costituisce un precedente che ci costerà caro per il futuro. Proclamiamo quindi sciopero di 24 ore per mercoledì e chiediamo a tutti i lavoratori di aderire».

Oggi infine sarà una giornata nera per i pendolari di Trenord.

I sindacati hanno indetto uno sciopero che è scattato alle 3 e terminerà alle 2, l'azienda prevede «significative ripercussioni sulla circolazione ferroviaria» e consiglia di mettersi in viaggio solo su treni garantiti».

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