Cronaca locale

Castello, venti di guerra sull'isola

Opposizione e residenti annunciano presidi e volantinaggi. La vera prova sarà con il traffico lavorativo

Ancora qualche giorno di quiete per piazza Castello, prima di quello che si preannuncia un gran caos - a partire dalle polemiche. Il progetto lampo di pedonalizzazione (partorito a gennaio, presentato a inizio marzo, approvato in consiglio comunale due settimane fa e, da lunedì scorso, iniziato già con la chiusura al traffico) comincerà a farsi sentire solo dopo i ponti e le varie festività. La scelta dell'assessore alla viabilità Pierfrancesco Maran di far partire i lavori in giorni semi-festivi ha per il momento tamponato l'impatto sul traffico cittadino, che si registerà probabilmente da lunedì 5, dopo il ponte del Primo Maggio. Giorno in cui i problemi della mobilità vanno insieme a quelli delle mobilitazioni (politiche). Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale ha già annunciato una serie di iniziative anti-isola: «Da lunedì 5 saremo in piazza a fare volantinaggio, ascoltando le proteste degli automobilisti bloccati - spiega De Pasquale -. I presidi e i flash mob continueranno tutta la settimana, per culminare il 9 maggio in una grande manifestazione dalle 18 contro questa decisione insensata e a favore della libertà di movimento dei milanesi». Già 800 firme del comitato di protesta sono state raccolte: si aggiungeranno a quelle dell'appello web che Fi ha intenzione di promuovere con diversi punti critici - tra gli altri, anche i 7 milioni per la pista ciclabile attorno a Parco Sempione, progetto parallelo che da metà maggio entra in fase operativa. Il weekend del 10 e 11 maggio ci sarà la festa per Expo Gate, con l'inaugurazione dell'Info Point e del nuovo volto di piazza Castello, sindaco Pisapia presente. Il consigliere di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato ha annunciato movimentazioni di protesta pure in quei giorni: «Ci saremo anche noi, se pensano che la questione sia chiusa si sbagliano». Oltre al problema traffico, De Corato ricorda quello sulla sicurezza: «Di sera senza macchine quella zona diventerà un posto ideale per aggressioni e delinquenza, perché non ci sarà abbastanza viavai».

Il rischio di poco movimento si trasforma in paralisi per quanto riguarda il traffico. Il doppio senso di marcia nel tratto tra via Lanza e viale Gadio costringe chi arriva dall'Acquario a svoltare verso il teatro Strehler, via Lanza da Foro Buonaparte a piazza Castello diventa a senso unico e viene introdotta una corsia riservata ai mezzi pubblici in viale Gadio e piazza Castello, con una terza corsia su Foro Bonaparte a partire dall'altezza del civico 70. Il sistema della sosta e i semafori agli incroci di Gadio-Buonaparte, Buonaparte-Lanza-Tivoli, Mercato-Pontaccio e Castello-Lanza vengono modificati. Per chi deve raggiungere la zona, meglio lasciare l'auto altrove.

Per chi invece deve soltanto attraversarla per andare da un'altra parte, si devono usare le vie Canova e Melzi d'Eril, dimenticandosi insomma di Foro Buonaparte, su cui si sposterà la maggior parte del traffico con un inevitabile sovraccarico. Cambiano anche le linee Atm: la linea 57 non transita più lì e vengono sostituite 3 fermate, con cambiamenti alla linea notturna.

La «rivoluzione sostenibile» era peraltro già stata considerata insostenibile anche dall'Amat, l'agenzia del Comune per il monitoraggio dell'ambiente e del territorio, che aveva ipotizzato forti criticità - presto forse non più solo teoriche.

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