Cronaca locale

Una ciclovia di otto km e auto (solo) a 30 all'ora lungo il Naviglio Pavese

Gara a settembre, via ai lavori dal 2020 Saranno eliminati 265 posteggi irregolari

Chiara Campo

Una ciclabile di quasi 8 chilometri (e a doppio senso di marcia) lungo il Naviglio Pavese, dall'isola pedonale della Darsena - all'altezza di via Darwin - fino al confine con Assago. É il tratto milanese della ciclovia turistica «VenTo», un percorso per due ruote che andrà da Venezia a Torino, finanziato con fondi europei.

Il progetto esecutivo del Comune per il primo lotto è pronto e a settembre partirà la gara, l'assessore alla Mobilità Marco Granelli lo ha presentato per la prima volta al Municipio 5 e 6 giorni fa e ieri ne ha riparlato durante l'appuntamento del «caffè col sindaco» in via Bordighera. Dall'idea iniziale di realizzare solo il primo tratto dalla Darsena a via Rimini il progetto si è spalmato su 4,3 chilometri e ha coinvolto anche le vie interne. Si tratta di un percorso in tre lotti, il primo (più complesso da realizzare) riguarda il tratto dell'Alzaia tra via Darwin e Frà Cristoforo (1.250 metri), il secondo fino va a via Boffalora (1.270 metri) e il terzo fino a via Gattinara (1.250 metri). Ciclisti e pedoni avranno spazi separati e aree di sosta e la ciclabile disterà sempre almeno un metro e mezzo dalla sponda, nei tratti di traffico promiscuo potranno circolare le auto dei residenti e solo a 30 all'ora.

Per il secondo e terzo tratto in prima battuta gli interventi saranno leggeri, dalla posa dissuasori a una nuova segnaletica, per il primo lotto invece si tratta di opere più complesse e l'appalto da 1,5 milioni sarà assegnato con gara a settembre. A fine intervento ci saranno 5 chilometri di pista completamente nuova e 3 già esistenti in quell'area, «ricuciti» in un unico percorso e dotati di nuova segnaletica. Il costo complessivo dell'opera è di 2,5 milioni, di cui 750mila euro erogati dallo Stato alla Regione (e provenienti dall'Ue) e 1,750 milioni di risorse comunali. L'inizio dei lavori è previsto a settembre 2020 e dureranno circa un anno e mezzo.

Ieri alcuni residenti hanno sollevato timori per l'accesso alle abitazioni e la sosta. Per questo a metà luglio sindaco e assessore torneranno alla parrocchia di via Bordighera per un'assemblea pubblica.

Tutta la sosta abusiva lungo l'Alzaia sarà eliminata, il Comune ha calcolato oggi 265 posti auto ma sono tutti irregolari e mettono a rischio la sponda (un crollo si è verificato di recente). Granelli spiega che «verranno creati 50 posti regolari e restituiti ai residenti, gli altri saranno recuperati nelle vie interne, in via Frà Cristoforo, via Imperia, Bordighera, Renzo e Lucia, con la sosta lineare trasformata a pettine o a 45 gradi. E tutte le 2.165 strisce in questi quartieri saranno blu, gratis per i residenti e a pagamento per i pendolari per evitare l'assalto». Verranno posizionati anche nuovi alberi e nei rendering mostrati ieri in anteprima si immagina già come le aree sosta potranno essere allestite come dehors. Granelli garantisce che «si manterranno tutti gli accessi in auto alle abitazioni dei residenti, con strade a senso unico, mentre il traffico in ingresso e uscita dalla città dovrà spostarsi su via Chiesa Rossa o sull'autostrada.

Deve essere chiaro a tutti che l'Alzaia sarà riservata a pedoni, ciclisti e auto dei residenti». Il traffico misto riguarderà soprattutto la prima parte del Naviglio, all'altezza del parco Donna Prassede e da via Gattinara verso Assago non ci sono case e «ci sarà solo pista».

Il sindaco Sala ha definito «fondamentale» il progetto VenTo, tornerà in zona a metà luglio per raccogliere eventuali richieste di miglioramento da parte dei residenti.

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