Cronaca locale

La cogestione del Manzoni? Lezioni di guerriglia e ius soli

Nel programma condiviso tra dirigente, prof e alunni Interventi di candidati Pd, Anpi e dei centri sociali

La cogestione del Manzoni? Lezioni di guerriglia e ius soli

È finito oggi il programma di cogestione al liceo civico Manzoni. Una settimana di lezioni «che tanto hanno il sapore di campagna elettorale mista a lavaggio del cervello». Il calendario - a frequenza obbligatoria - è stato concordato a livello di consiglio di istituto quindi tra docenti, rappresentanti degli studenti, dei genitori e dirigente scolastico, ma «ai genitori il programma è arrivato già confezionato solo qualche giorno prima». «Un programma molto politicizzato e di parte», denuncia Francesco Giani, responsabile del Movimento studentesco per la Lega a Milano. «Si tratta di un evidente indottrinamento politico, l'ennesima dopo la teoria gender nelle scuole. Ciò che fa più specie è che i convegni siano organizzati in cogestione, con responsabilità del dirigente scolastico e del consiglio di istituto» attacca Samuele Piscina presidente del Municipio 2 (Lega).

Scorrendo l'articolato programma, ricco di ospiti come la parlamentare Pd e candidata alle politiche Lia Quartapelle, l'europarlamentare sempre Pd Brando Benifei. Ma c'è anche la «Guida alle elezioni politiche con esponenti dei partiti interessati», guarda caso Pietro Bussolati capolista alla Regionali per il Pd e Eugenio Casalino, candidato per il Movimento 5 Stelle. Ancora terrà una lezione Pape Kouma, tra i promotori dello «ius soli», mentre Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale e Giuseppe Natale presidente Anpi Crescenzago parleranno di neofascismi. In calendario anche interventi di Arcigay e sul femminismo, testimonianze dall'Argentina e dal Venezuela di ieri e di oggi, della figlia di Pinelli e in difesa di Carlo Giuliani. Si alternano incontri sulla interruzione volontaria di gravidanza e sul testamento biologico. Come se non bastasse ecco una lezione sulla guerriglia urbana tenuta da Pietro Bolzoni, che si definisce «elemento di disturbo del centro sociale Lambretta» dal titolo «Un corso per imparare le dinamiche da chi di manifestazioni se ne intende». «Nulla vieta che gli studenti scelgano dei temi da affrontare durante la cogestione ma c'è da chiedersi chi abbia pilotato interlocutori e argomenti» polemizza il consigliere comunale della Lega Max Bastoni. «Ormai nei licei l'indottrinamento è sempre più preoccupante e patetico» commenta Silvia Sardone, consigliere di Forza Italia.

Difende le scelte il dirigente Giuseppe Polissena: «Quando gli studenti mi hanno parlato dell'esigenza di fare un approfondimento sulle elezioni, mi sono raccomandato che chiamassero esponenti di tutti gli schieramenti e così hanno fatto. Poi qualcuno non è venuto. Noi garantiamo nella scuola il pluralismo, la libertà di discussione e l'assoluta esclusione di ogni forma di violenza. Le scelte le hanno fatte gli studenti, noi abbiamo controllato». «Il livello dei corsi di approfondimento proposti, i cui contenuti sono tra i più variegati, è stato molto alto» per l'assessore all'Educazione Anna Scavuzzo -.

Il Liceo Civico Manzoni è sempre stata scuola di eccellenza, palestra di libertà, aperta a tutte le idee e le prospettive, e vuole continuare a esserlo».

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