Cronaca locale

Il Comune paga per incassare le multe

Palazzo Marino vuole evitare il rischio di perdere 265 milioni in sanzioni. E così assume una coop

Il Comune paga per incassare le multe

Automobilisti - ma anche vigili - sommersi dalle multe. Letteralmente. Con l'attivazione degli ultimi autovelox circa un anno fa (sul cavalcavia del Ghisallo e in via dei Missaglia o via Parri ad esempio) e le telecamere di Area C che non hanno mai smesso di macinare contravvenzioni, gli uffici della polizia locale sono invasi da contravvenzioni e immagini da archiviare nei pc. Negli ultimi mesi sono montate le polemiche in via Friuli 30, dove ha sede l'Ufficio procedure sanzionatorie: i milanesi, spesso con attese di quattro ore per arrivare allo sportello, si accalcano per dimostrare (spesso giustamente) di aver ricevuto a casa una multa già pagata regolarmente, o vanno a chiedere delucidazioni su tempi e circostanze della sanzione. Spesso riescono a farsi annullare la sanzione perchè i termini per inviare le cartella esattoriale sono scaduti da un pezzo. E spesso, in questi mesi, i cittadini hanno avuto la dimostrazione che il ghisa allo sportello non ha la possibilità di replicare alle rimostranze perchè le multe, elevate a un ritmo così sostenuto, non sono ancora state registrate nei data base. É come se non esistessero. Il sistema è al collasso, anche i sindacati dei vigili hanno protestato per l'invio di cartelle esattoriali in blocco e la mole di nulte da autovelox impossibili da gestire con il personale in forze. Ma il Comune ora è corso ai ripari. Intanto perchè il trend della «produzione» di multe è confermata per il 2015 elevato come l'anno scorso, forse registrerà addirittura una lieve accelerazione: l'assessore al Bilancio Francesca Balzani giorni fa in commissione a Palazzo Marino ha spiegato che la stima degli incassi da sanzioni entro fine anno è stimata intorno ai 265 milioni di euro, circa cinque in più del 2014. E per evitare, appunto, ricorsi e contestazioni dato che i vigili sono già al limite è stata arruolata una cooperativa di tipo B (la Adelante Dolmen di via Lombardini) per immettere i dati nel sistema informatico.

La determina firmata dal settore Sicurezza urbana di Palazzo Marino parla chiaro. «Con l'installazione di nuovi impianti di rilevamento automatico delle sanzioni - si legge - il settore Procedure sanzionatorie ha visto un forte incremento di lavoro in tutti i servizi. Per poter rispettare le scadenze normativamente previste si ritiene necessario affidare all'esterno l'esecuzione di alcune lavorazioni tipiche del settore», si parla in particolare dell'archiviazione ottica di circa un milione di documenti e dell'inserimento informatico di dati relativi alle infrazioni al Codice della strada. Il personale di ausilio ai vigili lavorano già a stretto contatto con gli agenti, direttamente in via Friuli, e l'incarico per sei mesi (da aprile a fine settembre) viene affidato a fronte di una spesa complessiva pari a 160mila euro. Che saranno ampiamente recuperati, se il lavoro permetterà all'amministrazione di evitare l'annullamento di migliaia di sanzioni. Per l'attività di data entry viene calcolato un impegno di circa 4.

500 ore lavorative da parte della cooperativa, circa 750 ore al mese (contribuita con 86mila euro circa) mentre viene solo indicato un periodo temporale - da aprile a fine dicembre - per l'archiviazione ottica del milione di infrazioni (per circa 75mila euro).

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