Cronaca locale

«Così è rinata l'antica balera milanese»

«Così è rinata l'antica balera milanese»

Veronica e Marina, 29 anni, sorelle gemelle che non si assomigliano: sono due belle ragazze, una bionda e l'altra castana, con anche i lineamenti diversi e due percorsi di formazione in paesi lontani (una ha studiato e lavorato in Inghilterra e Austria come designer e l'altra si è formata come art director ed è andata a lavorare in Australia). Una cosa però le unisce a tal punto da farle tornare dalle proprie esperienze in capo al mondo: la balera. Papà, Antonio Di Furia, detto «Il Baffo», abruzzese, e mamma Rita, romagnola, hanno sempre gestito circoli a Milano: prima quello della Centrale del Latte, e poi la sala Combattenti e Reduci di Porta Venezia. Lo scorso agosto hanno ristrutturato e aperto quella che oggi si chiama la Baleradellortica, in via G.A. Amadeo 78, in zona Ortica Lambrate, vicino al santuario dei Santi Faustino e Giovita (detto della Madonna delle Grazie).
«La nostra casa delle Barbie era in una parte della balera della Centrale» dice Marina. «Vendevamo, si fa per dire, i nostri disegni a matita e pennarello ai clienti» aggiunge Veronica. Entrambe sono partite per studiare e lavorare all'estero, ma conclusione è la stessa: «dopo un po' la balera ci mancava. Io decisi di tornare dall'Australia e lei dall'Inghilterra per aiutare papà e mamma a riaprire questo nuovo luogo».
Sarà anche per la scelta consapevole delle ragazze di rientrare da fuori che alla «Baleradellortica» si respira un'aria internazionale e soprattutto varia: dai vecchietti della zona, che hanno visto riaprire un luogo a loro già caro, fino ai giovani artisti e designer dei loft della vicina Richard Ginori, più bambini, cani e chiunque altro.
E poi «nostro papà è un trascinatore - dice Marina -, ha sempre intuito la forza dei nuovi luoghi. Questa balera è delle Ferrovie, lui l'ha riaperta dopo 15 anni, siamo in affitto».
Torna dunque a vivere un luogo che per oltre vent'anni fu il Dopolavoro Ferroviario. Veniva presa d'assalto ogni giorno, compreso quello di chiusura, il martedì: «Si ballava ugualmente!» racconta Gino Reggiani, memoria storica del Dlf e «custode» della sede all'Ortica, «tanto c'era il juke-box».
La balera è tradizione e passione, non ha età, piace tradizionalemnte ai meno giovani ma prende anche i ragazzi: «siamo cresciute col liscio. Se un ragazzo venisse da me e mi chiedesse di organizzare qui un compleanno con il dj e la musica disco, gli direi di no» dice Marina.
La zona si è subito aperta con favore a questo nuovo spazio: al pomeriggio gli anziani vengono a giocare a bocce o a carte («prima potevano solo con stufa elettrica e macchinetta del caffè, oggi c'è un vero e proprio bar riscaldato»).
I giovani arrivano più tardi, per la sera: «siamo partiti in silenzio, tranquilli, rispettando la genuinità del luogo, ora ci conoscono». Si può giocare a bocce tutti i giorni di apertura (martedì-giovedì, ore 13.00- ore 00.30. Venerdì, sabato e domenica, ore 13.00-ore 1.30), e la sera è sempre aperta la cucina casalinga della signora Rita (domenica anche a pranzo, si consiglia prenotazione se si è in tanti. Specialità le tagliatelle al ragù e i rusticini di pecora.
Pranzo completo, compreso acqua e vino, per 15 o 18 euro a testa, due menù a scelta).
Ma non è tutto: sono già partiti i corsi di Boogie e Swing il martedì sera (insegnano la signora Rita e Antonio, che sono anche maestri di ballo): «è pieno di giovani a lezione, e quando è finita vengono al bar e continuiamo a ballare Boogie-Boogie qui».
Al venerdì c'è il corso di danze caraibiche, e stanno per partire i «Pomeriggi danzanti» (musica dal vivo e balli nel fine settimana).
Inoltre spesso si organizzano Garage Market (si porta ciò che si ha in casa e si scambia con gli altri o si vende, il prossimo sarà probabilmente per sabato e domenica 23 e 24 marzo, da confermare).
Info e prenotazione dopo le ore 14.00: 02-70128680, www.labaleradellortica.

com, info@labaleradellortica.com

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