Cronaca locale

Da Cracco a Oldani il cibo diventa arte

Da Cracco a Oldani il cibo diventa arte

«Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi». Lo proclamava James Joyce all'inizio del Novecento. Chissà cosa avrebbe detto oggi scoprendo che gli chef non sono più soltanto popstar della tivù, ma anche personaggi da museo. Almeno lo sono i cuochi capitanati dagli stellati Carlo Cracco e Davide Oldani, protagonisti di «Cibo a regola d'arte», un percorso di incontri, laboratori e degustazioni dentro la cultura del cibo. Una scoperta di gusti, maestri, storie e territori che trasformerà la Triennale, da oggi al 17 marzo, e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, dal 21 al 24 marzo, in una colta e succulenta «food exibition». I capolavori «in mostra»? Un'installazione multimediale dedicata all'universo del cibo e del vino e cento libri di storie, maestri e ricette da consultare liberamente. Ma soprattutto materie prime d'altissima qualità, piatti griffati in corso d'opera e ogni sera anche aperitivi stellati (ore 19) e cene d'autore (ore 20.30).
Insomma una kermesse per palati raffinati che s'inaugura oggi alla Triennale con una quattro giorni firmata da Davide Oldani, lo chef proprietario dell'ormai celebre «D'O» a Cornaredo e ideatore della cucina pop fatta di ingredienti semplici e a chilometro (il più possibile) zero. Nel «menu» tante portate che spaziano dagli workshop tenuti da chef e sommelier su temi molto succulenti come La tradizione del risotto alla milanese. Dal 1574 a oggi. Tutti i segreti del «Re milanese», agli show cooking per imparare a cucinare tra l'altro i «Troccoli al corallo con scampo e gremolada di agrumi» oppure i «Wafer di mondeghili e scalogno in agro». Gli appuntamenti spaziano dalle degustazioni di olio toscano e prosciutto crudo ruliano alle masterclass, lezioni di cucina dove, per esempio, Oldani svelerà (forse) i segreti per cucinare la cipolla caramellata, uno dei suoi capolavori.
Qualche giorno di riflessione e poi si tornerà ad esplorare i territori italiani con le loro grandi e piccole eccellenze, internazionali o locali per andare alla ricerca di capolavori gastronomici creativi ma qualitativamente sempre rigorosi. Sarà il Museo della Scienza e Tecnologia ad aprire le porte dal 21 al 24 marzo alla squadra di cuochi coordinata da Carlo Cracco, chef executive del ristorante «Cracco Peck» a Milano e a tutti noto per essere nell'intransigente giuria del programma televisivo «MasterChef Italia». Sarò lui ad aprire la kermesse il 21 marzo alle 10 con un workshop intitolato «L'uovo di Cracco» e poi a riapparire in molti appuntamenti, come nella masterclass «Se vuoi fare il figo usa il riso».
Tantissime le portate, dagli show cooking dedicati, per esempio all'uso della vaniglia, in cucina e non solo, e a quello del mascarpone, ai laboratori creativi per bambini, dalla degustazione di prodotti pugliesi ai workshop dedicati a «Il San Daniele e le sue variazioni» e a «Cioccolato e miele».
Insomma portate per tutti i gusti e soprattutto a regola d'arte. Ricordando quanto già diceva Confucio: «Non c'è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore». Tutte le informazioni su orari, appuntamenti ad ingresso libero, a pagamento e su prenotazione si trovano sul sito www.ciboaregoladarte.

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