Cronaca locale

Curare aiuole o aree giochi per saldare tasse non pagate

La giunta di Milano sperimenta da gennaio il "baratto" per i morosi incolpevoli: debiti coperti con i lavori socialmente utili

Curare aiuole o aree giochi per saldare tasse non pagate

Imbiancare una scuola, tenere pulita per un mese un'area giochi, seminare le aiuole, fare piccoli lavoretti di manutenzione nelle piscine scoperte nei mesi di chiusura. I milanesi che hanno vecchi debiti con il Comune - dalla tassa sui rifiuti o la vecchia Ici non pagata alla retta della mensa scolastica, l'affitto della casa popolare fino alle multe per divieto di sosta - potrà saldare il conto facendo dei lavori socialmente utili. Tante ore quanto serve a coprire il debito ed evitare che tra ingiunzioni e more salga a livelli sempre più difficili da coprire. Palazzo Marino ha deciso di sperimentare il «baratto amministrativo» introdotto dallo Sblocca Italia, ma con una formula alternativa rispetto ad altri piccoli Comuni in Italia che hanno già utilizzato il decreto del governo. Nei casi già in vigore si dà la possibilità ai cittadini di ottenere con dei lavoretti utili per il territorio un sconto o l'esenzione su future tasse, come Imu e Tari. Avendo invece una montagna di vecchie tasse o sanzioni che Milano rischia di non recuperare mai, offrirà la formula del baratto a chi vuole estinguere morosità per debiti che si riferiscono a prima del 2013 e con un valore minimo di 1.500 euro. Potrà essere richiesto da persone fisiche e titolari di ditta individuale, residenti a Milano, con un Isee inferiore a 21mila euro. E, prerogativa assoluta, come hanno fatto presente gli assessori al Bilancio Francesca Balzani e al Verde Chiara Bisconti che ieri hanno presentato le linee guida approvate in giunta, sarà possibile solo per le morosità incolpevoli. Ossia, come prevede la legge, per le situazioni di «sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento in ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare». Uscendo dalla formula puramente giuridica, l'assessore Balzani spiega con gli esempi: «Potrebbe aderire capofamiglia che non hanno potuto pagare le tasse perchè sono stati licenziato o erano in cassa integrazione, o artigiano e commerciante che hanno ridotto notevolmente le entrate per colpa di una malattia». Il Comune lancerà i primi bandi su singoli progetti (pulizia di aiuole, piccole manutenzioni ecc.) dopo Natale, quantificando il monte ore e il corrispettivo economico, chi ha le caratteristiche per partecipare potrà farsi avanti e saldare o ridurre il debito con l'amministrazione. La Bisconti precisa che «non sarà sostitutivo del lavoro di Amsa o dei tecnici, ma aumenterà o migliorerà il servizio». E il lavoro sarà supervisionato da giardinieri o altri operatori comunali, bisognerà farlo per bene.

La giunta comunale batte sul tempo - almeno mediaticamente - il Movimento 5 Stelle, che aveva già fatto approvare una mozione urgente in Zona 3 lo scorso 17 settembre per chiedere alla giunta di predisporre un regolamento per accedere al «baratto amministrativo».

Il capogruppo milanese Mattia Calise, aveva intenzione di portare il documento anche in Consiglio comunale.

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