Cronaca locale

Dagli emiri pioggia di «dané»: il Qatar si compra Porta Nuova

Gli arabi investono miliardi di petrodollari nel nuovo quartiere dei grattacieli Pd soddisfatto ma il centrodestra ironizza: «Lì il posto per la moschea non c'è»

Gli emiri si comprano il quartiere dei grattacieli, quello delegato al riscatto della Milano del futuro. Il fondo sovrano Qatar investment authority ha acquistato una partecipazione pari al 100% nel progetto Porta Nuova Milano, l'area che comprende la torre Unicredit e il Bosco verticale. Non è dato sapere la cifra investita ma il valore di mercato di Porta Nuova è quantificato in 2 miliardi di euro. «Si tratta di una delle transazioni più importanti degli ultimi tempi» sostiene Manfredi Catella, amministratore delegato di Hines Italia sgr. Milano dimostra di avere un forte appeal internazionale, ma una considerazione da fare c'è: gira e rigira da noi i grandi affari si fanno solo nel segno del mattone. Nella capitale economica del Paese, grande centro propulsore dell'innovazione, della ricerca, della tecnologia e di quello che un tempo si chiamava il «terziario avanzato», i grandi capitali si muovono solo nell'immobiliare.

Sul fronte politico c'è chi solleva la questione moschea: «Se gli emiri hanno i soldi per comprarsi un quartiere, figuriamoci se prima o poi non si costruiscono pure la moschea».

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