Cronaca locale

Denuncia di un 16enne: «Aggredito in Centrale mentre andavo a scuola»

Il ragazzo sarebbe stato avvicinato nei bagni della stazione Ma dalle riprese delle telecamere ancora nessuna conferma

Paola FucilieriDue ferite di striscio - una tra l'addome e il fianco e l'altra a un ginocchio - e qualche contusione, forse non avranno bisogno di punti di sutura, ma certo non sono garanzia di un episodio di poco conto, senza importanza. Desta allarme, infatti, quanto sarebbe accaduto ieri a un sedicenne di Cuggiono che, poco prima delle 8 è stato accompagnato in macchina, come ogni giorno, a Milano, al liceo dei padri salesiani di via Copernico. In realtà è stato il copione leggermente modificato della solita routine mattutina di padre e figlio a scatenare l'imprevedibile. Sì, perché il ragazzo ieri, prima di raggiungere la scuola, aveva bisogno di andare in libreria. Così non si è fatto portare dal genitore davanti all'istituto scolastico, facendosi lasciare un po' prima, in stazione Centrale. Una volta lì, mentre faceva una sosta nei bagni del piano ammezzato dello scalo ferroviario, racconta di essere stato assalito da uno sconosciuto che ha cercato, inutilmente, di rapinargli il portafoglio e il telefonino e che, durante l'aggressione, lo ha ferito leggermente con la punta di un coltellino per poi darsela a gambe.In tutta questa vicenda, in realtà, c'è qualche dubbio, la trama di quanto sarebbe successo non risulta limpidissima. Innanzitutto le ferite, davvero molto lievi, riportate dallo studente, potrebbero anche avere un'altra origine. Inoltre gli investigatori della Polfer, che si occupano del caso e hanno visionato i filmati delle telecamere nella zona indicata dal ragazzo - cioè quella vicino ai bagni - non hanno ancora trovato traccia nelle registrazioni né dello studente né del suo aggressore. La vicenda, così, viene soppesata con cautela anche se la polizia fa sapere che al momento non esistono però nemmeno prove incontrovertibili sul fatto che quanto raccontato dal ragazzo non corrisponda alla verità.Ma torniamo all'episodio ricostruito dal giovane. L'aspirante rapinatore - descritto dal liceale come «nordafricano» - lo avrebbe sorpreso alle spalle. Tra i due c'è stato un parapiglia, durante il quale il ragazzo, ferito di striscio con la punta di un coltellino e colpito con calci e pugni, è riuscito però a opporre resistenza, mettendo in fuga il balordo.A quel punto lo studente, visto che le ferite non erano gravi, ha raggiunto autonomamente l'istituto dei Salesiani di via Copernico. Proprio a due passi dalla scuola ha notato una pattuglia dell'esercito, così ha fermato i militari per raccontare quanto gli era successo e chiedere aiuto. Il sedicenne è stato allora soccorso da un'ambulanza in codice verde, ma, prima di essere trasportato all'ospedale Niguarda - dove gli sono state disinfettate le ferite (nessun punto di sutura, ndr) ed è rimasto tutto il pomeriggio in osservazione - è stato sentito a scuola dalla Polfer e ha incontrato i genitori, avvertiti dall'istituto.

Stamane, come anticipato ieri da Riccardo De Corato, Fratelli d'Italia sarà al mercato di via Benedetto Marcello, per chiedere una Milano più sicura, raccogliendo firme dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18 un altro banchetto sarà in piazza San Babila.

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