Cronaca locale

Distinto ed elegante ladro in hotel di lusso

Furto a Roma, poi al «Grand Hotel et de Milan» e in piazza Fontana

Distinto ed elegante ladro in hotel di lusso

In attività dal 1990, è sfuggito alle polizie di mezzo mondoal punto che,definirlo un «Arsenio Lupin» specializzato nei furti in hotel, potrebbe sembrare riduttivo. Originario del Perù, Hernan Antonio Briones-Castillo, 53 anni, soprannominato «il macho» per il suo bell’aspetto e l’eleganza nel vestire, ha rubato nei più grandi e lussuosi hotel del pianeta. A catturarlo è stata però la polizia locale di Milano, sabato pomeriggio, dando esecuzione a un mandato di cattura europeo spiccato contro di lui in Austria. Seduto ai tavolini dello «Rosa Grand Hotel Milano Duomo», in piazza Fontana, il fusto sudamericano sorseggiava tranquillo un cocktail mentre gli agenti del «nucleo reati predatori» stavano guardando i filmati delle telecamere di videosorveglianza che lo avevano immortalato. La Locale era stata allertata dalla direzione dell'albergo dopo che gli ospiti di una stanza avevano segnalato la presenza di un uomo che insisteva per entrare «a far manutenzione all'impianto di aria condizionata» e a cui loro si erano rifiutati di aprire la porta.

In un primo tempo il ladro è stato arrestato solo per il passaporto messicano falso trovatogli addosso insieme alla targhetta che lo qualificava come parte dello staff dell'hotel e che teneva appuntata sulla giacca. Solo in seguito a qualcuno è venuto in mente che a Roma, appena tre giorni prima, mercoledì 25 settembre, al prestigioso «hotel Hassler» di piazza Trinità dei Monti, sempre con la stessa scusa, uno sconosciuto era riuscito a introdursi in una camera e, nonostante i clienti fossero rimasti all'interno insieme a lui, si era appropriato di gioielli e orologi per 200mila euro. Questa infatti la tecnica vincente del «macho»: entrare nelle stanze di hotel fingendosi un addetto alla manutenzione mentre gli ospiti erano dentro: un modo molto astuto per non destare sospetti ma che richiede però anche una notevole abilità.

Il direttore dell'Hassler, avendo fatto «rete» con gli altri hotel della catena alberghiera, veniva avvisato delle coincidenze e informava immediatamente il commissariato capitolino che si era occupato delle indagini. Alla fine la comparazione delle immagini delle telecamere ha rivelato che anche dietro quel colpo c'era sempre lui, il peruviano. Al quale, nel frattempo, a Milano, veniva addebitato un altro colpo, stavolta avvenuto in una camera del «Grand Hotel et de Milan» di via Manzoni solo il giorno prima, venerdì, quando erano spariti un anello e un Rolex per 70mila euro.

Briones-Castillo è un artista nel suo «mestiere». Approfittando del caos della notte degli Oscar, nel 2011, al «Four Seasons» di Beverly Hills, rubò 40mila euro di gioielli dalla suite di un noto «barone» dello zucchero cubano, spacciandosi per lui. Il colpo più famoso, che lo rese noto come «il bandito macho», fu però quello al «Wilshire Grand Hotel» di Los Angeles (noto per la pellicola Pretty woman). Dopo essersi legato i capelli in una coda e aver assunto un'aria fascinosa, il ladro peruviano fece credere alla reception di appartenere a una nota band cubana.

Così gli consegnarono la chiave della stanza del gruppo musicale e, prima di portar via 9mila euro di bottino, regalò al cameriere l'ultimo cd dei successi del complesso.

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