Due capitreno aggrediti da sei immigrati
Presi a calci e pietrate: la loro «colpa» avere chiesto biglietti e documenti
Presi a calci e pietrate: la loro «colpa» avere chiesto biglietti e documenti

Stazioni ferroviarie, stazioni pericolose. Ennesima aggressione a Milano. Vittime, stavolta, due capitreno a Rogoredo. Aggressori sei nordafricani senza documenti e biglietti, che hanno preso di mira i due per la «colpa» di aver fatto il loro lavoro, aver fermato persone che non erano in regola su un Intercity. È successo domenica scorsa.
«La situazione è sempre più critica - dice il consigliere regionale Fabio Altitonante, di Fi - Andare sui mezzi pubblici è diventato un pericolo, se si osa contraddire chi delinque si rischia di finire all'ospedale. Chi lavora sui mezzi pubblici o li usa per spostarsi è esasperato e terrorizzato. Milano è al limite». Dito puntato contro «il buonismo del Pd» che ha lasciato la nostra città senza regole. Da qui la richiesta al prefetto di «un intervento immediato per riportare la sicurezza a Milano e, in particolare, sui mezzi». Secondo diverse testimonianze sarebbe successo nei pressi della stazione di Milano-Rogoredo a bordo dell'Intercity 675 per Ventimiglia. Erano passate da poco le cinque di pomeriggio. Secondo molte fonti raccolte da MilanoToday due capitreno (un uomo e una donna) sarebbero stati aggrediti con un lancio di sassi e poi con sputi, calci e pugni da sei giovanissimi immigrati.
In attesa che arrivasse una pattuglia di polizia ferroviaria, i sei avrebbero aggredito e tirato pietre anche contro altri passeggeri. Forse per non mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini a bordo del treno, i capitreno avrebbero quindi deciso di fare ripartire il convoglio senza attendere ulteriormente l'arrivo degli agenti. All'arrivo a Ventimiglia, poi, i due dipendenti di Trenitalia si sarebbero fatti refertare e avrebbero sporto denuncia.
Non è un periodo facile per i capitreno. Uno di loro, per esempio, è stato colpito con un ombrello a bordo di un convoglio tra Milano e Piacenza, il 10 gennaio. Nel mese di dicembre, invece, è stato licenziato da Trenord un capotreno che, secondo un video diffuso sul web, ha urlato «negro di m...» ad un passeggero che si era chiuso in bagno. «Il nuovo episodio di cronaca commenta Silvia Sardone, consigliere forzista in Comune - non fa che evidenziare di nuovo la grave questione della sicurezza su treni e in generali sui mezzi di trasporto. Sempre più immigrati senza biglietto usano la violenza contro i controllori».
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