Cronaca locale

In due settimane depositati in Comune 103 «biotestamenti»

Allo sportello di via Larga soprattutto anziani L'assessore prepara campagna e vademecum

In due settimane depositati in Comune  103 «biotestamenti»

Quasi dieci buste depositate ogni mattina. Lo sportello per consegnare il proprio testamento biologico ha aperto all'interno dell'Anagrafe di via Larga il 31 gennaio e se nel giorno del debutto non si era visto nessuno, dal primo al 16 febbraio (tolti i weekend, sono dodici giorni effettivi) c'è stato un gran via vai di persone, soprattutto per chiedere informazioni - anche se l'ufficio sarebbe deputato solo al deposito - e già 103 milanesi hanno consegnato le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat). Sono gli atti con i quali una persona maggiorenne e capace di intendere e volere, come prevede la legge approvata lo scorso 14 dicembre ed entrata in vigore a fine gennaio, esprime la volontà di ricevere o meno terapie sanitarie «nel caso in cui non fosse più in grado di prendere decisioni o non le potesse comunicare chiaramente per una sopravvenuta incapacità». Nessun obbligo, il biotestamento è un atto assolutamente volontario e va consegnato di persona, la legge non ammette delega o procura, mentre l'interessato può nominare per iscritto nel documento un parente o una persona di fiducia che lo rappresenti nel rapporto con il medico e gli ospedali.

Lo sportello di via Larga è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12. Dai 103 documenti consegnati finora (in busta chiusa, insieme alla fotocopia di un documento d'identità come prevede il regolamento) si deduce che le più veloci ad approfittare di questa nuova opportunità sono le donne, in generale prevalgono gli anziani, c'è chi racconta di aver avuto un'esperienza simile in casa, chi non vuole delegare il peso di una scelta difficile ai figli. Per la consegna e il protocollo delle volontà in via Larga bastano pochi minuti e la gente sta arrivando preparata. Il Comune indirizza chi vuole ricevere informazioni alla Casa dei diritti in via De Amicis 10 dove già dal 2013 - in attesa della norma nazionale - sono stati depositati 858 atti notori riguardanti le volontà su trattamenti sanitari e fine vita. Il 60% delle persone che già avevano depositato gli atti nelle ultime settimane sono state contattate via mail per proporre il passaggio «rafforzativo» allo sportello di via Larga. Delle altre la Casa dei Diritti non aveva un recapito, ma diversi si sono fatti risentire per chiedere informazioni. Lo sportello in De Amicis è aperto senza appuntamento il martedì mattina dalle 9 alle 12 e nelle prima due settimane (il 6 e il 13 febbraio) si sono presentate 48 persone, dagli uffici riferiscono che il telefono (02.88448151) suona in continuazione tutti i giorni.

L'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino anticipa che «dopo le elezioni faremo una campagna informativa in città, spiegando come è possibile utilizzare questa nuova occasione e che tipo di problematiche non comporta, alcuni confondono la dichiarazione anticipata con il tema dell'eutanasia o non sa che di fronte a qualsiasi incertezza l'atto può sempre essere revocato. Il biotestamento è un fatto importante e vediamo che ci sono già tantissime richieste di informazione che probabilmente si tradurranno in atti.

Stamperemo anche una piccola guida per spiegare con chiarezza come vanno compilati i moduli».

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