Cronaca locale

E tra Galliani e Milly Moratti è sempre derby

La sfida dell'ex ad del Milan: «Convinci i tuoi che adesso bisogna guardare al futuro»

E tra Galliani e Milly Moratti è sempre derby

E per uno stadio condiviso e firmato da Inter e Milan, c'è anche un gustoso derby, giocato dietro le quinte, tra favorevoli e contrari con protagonisti gli esponenti della Milano da bere, quella che incantava il mondo con le coppe e i trionfi calcistici. Adriano Galliani è il primo a schierarsi, deciso e perentorio secondo stile personale, a favore dell'iniziativa del nuovo stadio. «In qualunque altro Paese applaudirebbero due proprietà straniere che sbarcano a Milano e si assumono l'onere di un investimento da 1,2 miliardi per dotare la città di un impianto super moderno. Qui a Milano invece ci perdiamo dietro un dibattito sterile», la premessa. Che non è in contraddizione con le sue convinzioni. «Non vedo nulla di non romantico in questo progetto. C'è stato un San Siro datato 1926, c'è stato un secondo San Siro datato 1957, e un terzo arrivato nel 1990. Ecco: io adesso spero ardentemente che ci sia un quarto San Siro» è la spiegazione. Che non teme alcuna scomunica da Forza Italia. «Mi hanno ricordato che Forza Italia di Milano è contraria. Ho risposto: io non appartengo a Forza Italia di Milano». Semmai a quella di Arcore, la battuta di un cronista. Persino sui due progetti in competizione, Galliani non si è sottratto al giudizio. «Mi è piaciuto quello di Populous: mi sembra che richiami la città di Milano con le guglie, molto originale. L'altro è bellissimo, ma trovo che sia uguale ad altri stadi».

Sull'altra sponda, interista e politica, Milly Moratti, consigliere comunale ex Verdi oggi Pd e moglie di Massimo, presidente del Triplete neroazzurro, è affezionata al vecchio San Siro. «Milly, Milly, devi convincere i tuoi che questa è la strada del futuro», Adriano Galliani ha provato a esercitare una moral suasion, accolta con sorrisi e abbracci in ragione dell'antica e collaudata amicizia personale. Milly è rimasta sulle barricate. «Io e Massimo, che presiedeva il comitato organizzatore milanese del mondiale, abbiamo dato vita alla costruzione del terzo anello e cogliemmo l'occasione per mettere a norma il resto dello stadio» è il ricordo di Milly che di recente, in qualità di consigliere comunale, ha effettuato una visita allo stadio per conoscere dagli esperti lo stato del terzo anello per il quale c'erano stati una serie di allarmanti notizie. «I tecnici ci hanno spiegato che le oscillazioni non sono preoccupanti», l'esito di quel sopralluogo.

Dev'essere anche per questo che Milly e la sua comunità verde sono affezionate a San Siro e all'idea di provare a migliorare l'attuale stadio invece che costruirne uno nuovo, considerata impraticabile da Inter e Milan.

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