Cronaca locale

Entro sei mesi l'ok di Palazzo Marino

Il Comune dovrà autorizzare o fermare il progetto dello stadio del Milan al Portello entro 120 giorni. Sei mesi dalla consegna ufficiale del progetto da parte della società - che lo protocollerà nei prossimi giorni - è il tempo limite concesso dalla legge sugli stadi, che allunga i passaggi burocratici ma accorcia i tempi di approvazione rispetto ad una tradizionale variante urbanistica. Due sono in particolare i nodi da risolvere: il Milan sta per acquisire (con una ricca buonuscita) 18.500 metri quadri di aree occupate oggi da Citroen e indispensabili per il progetto. Andrà richiesto al Comune un cambio di destinazione d'uso. Una porzione di 8.500 metri quadri sono invece proprietà di Palazzo Marino. I progettisti potrebbero bypassare l'ostacolo riducendo da 48mila a 42mila i posti a sedere. Ma va anche detto che se dall'amministrazione, al netto della sinistra-sinistra che si oppone all'opera, arriverà alla fine il via libera all'opera complessiva, sarà tutto interesse del Comune ricavare qualche milione da reinvestire sul quartiere per un terreno altrimenti inutilizzato. Sarebbe già racchiusa nel Protocollo d'intesa approvato anche dall'aula lo scorso ottobre invece la destinazione degli ex padiglioni 1 e 2 messi al bando dalla Fiera a servizi sportivi. Qualcuno potrebbe obiettare che il «servizio» stadio già esiste e si trova a San Siro, ma se il vertice politico che il sindaco intende riunire a breve deciderà di non fermare il progetto, difficilmente i partiti si impunteranno in aula sulla questione. Ci sarà una sola votazione generale.

Tempio tecnologico del calcio, e molto altro. L'ingegner Maurizio Teora, direttore di progetto di Arup, la società leader che dopo gli impianto di Bayern Monaco e Pechino, ha firmato il progetto Milan, ricorda che le partite si disputeranno ogni dieci giorni, ma lo stadio sarà aperto 7 giorni su 7. «Avrò bar ristoranti, liceo sportivo, spa, hotel, spazi espositivi e ciò che ci chiederà il quartiere di aggiungere, dai centri medici alle aule consiliari». Per tamponare il traffico in arrivo dalle autostrade «le auto potranno accedere direttamente ad un posteggio interrato da 1.000-1.500 posti utilizzando il tunnel di via Gattamelata, che altrimenti rimarrebbe inutilizzato». L'hotel avrà stanze al «livello vip» che permetteranno agli ospiti di assistere ai match direttamente dalla propria stanza. E per evitare caos agli ingressi verranno offerti sconti per chi arriva già all'ora di pranzo, agevolazioni per la cena o altri vantaggi all'interno del Milan Stadium per chi si ferma dopo la partita. E motivoo per non arrivare all'ultimo saranno gli show a inizio e fine partita. «La partita diventerà un grande evento - prevede Teora -, una festa a cui portare i bambini la domenica».

Con la sua terrazza-verde e i servizi «collaterali» al calcio, il progetto del Milan ha incassato non solo il voto ma l'elogio dell presidente di Fondazione Fiera Benito Benedini: « La scelta del progetto - ha dichiarato - certamente contribuirà a far crescere il valore degli immobili nella zona, destinata a diventare un vero e proprio polo di attrazione, un nuovo salotto cittadino».

E a rassicurazione dei «No stadio» ha evidenziato come «elemento predominante» per il sì la certezza che sarà «uno spazio innovativo integrato nel tessuto urbano circostante».

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