Cronaca locale

«Con Forza Italia baricentro il centrodestra unito vince»

Alle Stelline l'idea di un'«Alleanza per la Repubblica» Asse con ex An, nessun leghista presente al convegno

Alberto Giannoni

Costruire un centrodestra unito, giocare la sfida della sovranità, lavorare a un rapporto privilegiato con gli ex An, sfidare a viso aperto l'alleato Lega. Forza Italia ne ha parlato alle Stelline nel convegno organizzato da Stefano Maullu, eurodeputato, e Vittorio Pesato, consigliere regionale a un passo dall'adesione al gruppo azzurro. Delle prospettive del centrodestra hanno discusso il governatore ligure Giovanni Toti, la coordinatrice di Fi Mariastella Gelmini, gli ex ministri azzurri Maurizio Gasparri e Altero Matteoli, ed esponenti di Fdi come l'ex ministro Ignazio La Russa e l'ex consigliere Marco Osnato. Presenti molti azzurri, come l'assessore regionale Alessandro Sorte, la deputata Laura Ravetto, il capogruppo Gianluca Comazzi e i consiglieri comunali Fabrizio De Pasquale e Silvia Sardone. Assente e non invitato il Carroccio, evocato come alleato irrinunciabile e nello stesso tempo sfidato, a una settimana di distanza dalla manifestazione romana che l'ha visto insieme a Fdi, con una delegazione di Forza Italia.

Su sicurezza, tasse, Euro e immigrazione c'è un pezzo di Forza Italia che non vuol essere da meno della Lega e intende parlare a un elettorato che si sente insicuro, arrabbiato e impoverito. Lo stesso che in Gran Bretagna ha votato per abbandonare l'Europa o che negli Usa ha scelto Trump. «Alleanza per la Repubblica» il titolo del convegno, che evoca il «rassemblement» gollista e il Partito repubblicano americano. «Con Alleanza per la Repubblica - ha spiegato Maullu - abbiamo voluto rimettere al centro l'Italia e il centrodestra, che in Italia è sempre maggioranza. Un centrodestra unito e trasversale, moderato, riformista, liberale, che sui contenuti costruisce proposte più solide rispetto alle demagogie che forse fanno presa sull'elettorato ma difficilmente si traducono in progetti di governo credibili». «Forza Italia può essere baricentro di un Centrodestra unito che rilanci le sfide dell'occupazione, del rilancio dell'economia, dell'impresa e dell'industria, che lavori per un'Italia autorevole in Europa e nel Mediterraneo».

Centrodestra unito e berlusconiano, con Forza Italia che non subisce veti, questa l'idea di Maullu, che ha utilizzato lo slogan sovranista «Prima l'Italia», lo stesso che dà il titolo alla campagna lanciata, proprio alle Stelline, da Gasparri.

Un appello all'unità e alla riorganizzazione è arrivato dall'ex ministro Altero Matteoli: «La coalizione di centrodestra - ha detto - si deve presentare unita al voto qualunque sarà la nuova legge elettorale. Tutte le previsioni danno il centrodestra unito in testa e i nostri elettori non perdonerebbero altri errori politici clamorosi. Solo uniti possiamo essere una credibile alternativa a Renzi e a Grillo»-

Una prospettiva unitaria è quella delineata da Toti: «Credo che si debba andare verso un'unità sempre più stretta» del centrodestra - ha detto - e che «Forza Italia debba ambire a diventare il baricentro della coalizione mi sembra assolutamente condivisibile» ha riconosciuto, aggiungendo: «Bisogna andare verso una semplificazione delle coalizioni», partendo dal presupposto che il centrodestra è «una coalizione competitiva e dalla competizione dei partiti della coalizione e dall'elettorato che ciascuno di noi si porta dietro sta proprio il suo successo». La ricetta del governatore si rifà all'assetto attuale della sua Liguria: «Trovare l'equilibrio e la ricetta per rendere la coalizione competitiva al suo interno in un'unità di intenti verso l'esterno e non una serie infinita di forze centrifughe che la disgregano».

La coordinatrice Gelmini ha confermato la sua linea: «L'unità del centrodestra non è in discussione». Ma ha sottolineato anche il ruolo degli azzurri, con la loro storia e la loro proposte: «Forza Italia è centrale e protagonista, perché abbiamo una storia di 23 anni e abbiamo governato il Paese» in modo efficace. E Laura Ravetto ha avvertito: «Le varie ipotesi di voto anticipato, in Lombardia come a livello nazionale, devono responsabilizzarci. Salvini e la Lega hanno molta visibilità ma non si vince senza Forza Italia, perno della coalizione». E «attenzione: La Lombardia non è la Liguria, dove la sinistra era divisa.

In Lombardia senza centro perdiamo».

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