Cronaca locale

Il francobollo costa troppo La multa arriva via e-mail

La novità: notifiche via posta elettronica

Il francobollo costa troppo La multa arriva via e-mail

La multa arriverà via posta elettronica certificata. L'idea è nata durante l'analisi dei conti delle attività dell'assessorato alla sicurezza e coesione sociale di fronte ai numeri: 38 milioni di spese postali per notificare a migliaia di cittadini la sanzione. Un numero enorme rispetto alle previsioni: secondo i programmi di inizio anno Palazzo Marino avrebbe dovuto sborsare 23 milioni in buste e francobolli, invece ne ha spesi 15 milioni di più. Una mazzata evitabile con un piccolo accorgimento: «In effetti il problema sollevato dai consiglieri potrebbe essere risolto utilizzando la pec - ha affermato nel suo intervento il dirigente di settore presente durante la seduta della commissione consiliare competente - infatti ormai per molte attività è obbligatoria e noi potremmo fare che per i veicoli intestati a persone giuridiche la notifica venga inviata via mail visto che il valore legale della pec è riconosciuto». Una pezza che permetterebbe un inutile salasso alle casse del Comune. Anche perché la quantità di multe non calerà di molto nel 2016: l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli afferma che l'Amministrazione prevede di incassare 30 milioni in meno di multe nel 2016. Però dopo l'aumento monstre del 2015 si tratta di bruscolini: all'inizio dello scorso anno il Comune contava di guadagnare 265 milioni, a dicembre invece si è scoperto che ne ha ricevuti 385. Un aumento secco di 120 milioni, circa 12 euro a milanese, che permetteranno a Granelli di essere ricordato come l'assessore più dedito alle multe della storia di Milano. O come assessore autovelox. Sono infatti le implacabili macchinette volute dal sindaco Giuliano Pisapia e compagni ad aver saccheggiato le tasche dei milanesi.

Un bilancio comunque contestato da Fratelli d'Italia: «Per il Comune arancione il capitolo sulla sicurezza assomiglia molto di più a quello sui servizi sociali e il volontariato - attacca Riccardo De Corato - soldi per la riqualificazione dei campi nomadi, coesione sociale, pulizia delle aree, di contro ci sono delle spese fondamentali per la sicurezza dei cittadini che vengono drasticamente tagliate».MBon

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