Cronaca locale

Freddo e crisi: tremano anche i saldi

Scende il termometro delle vendite. Milano è l'unica città a reggere con un piccolo calo rispetto al 2013

Freddo e crisi: tremano anche i saldi

Tremano anche i saldi, che rivelano cifre piuttosto «freddine». Crisi e maltempo hanno giocato un brutto scherzo a luglio e agosto, mesi dei ribassi che, seguendo il meteo, non hanno goduto di una bella stagione. «Attendevamo una ripresa che non c'è stata. Stando agli ultimi dati raccolti il primo agosto, in Italia abbiamo registrato un -4,30 per cento rispetto all'anno scorso. Milano è la città che sta andando meglio in tutto il Paese con un -2,90 per cento» afferma Renato Borghi, presidente di Federmoda.

Il turismo e il fatto che alcuni negozi abbiano deciso di tenere aperto per fare la prova generale di Expo hanno aiutato la città dello shopping, ma non troppo. «Stando alle schede compilate dai commercianti, si nota un buon andamento nel centro città che è migliorato rispetto al 2013, ma i dati delle periferie purtroppo favoriscono il segno meno. Gli 80 euro di Renzi non hanno inciso sull'economia» ribadisce Massimo Torti, vicepresidente di Federmoda. La delusione serpeggia tra gli esperti, convinti che l'estate 2014 avrebbe acceso una luce verde, segnale di un'agognata rimonta, ma l'Italia resta una signora in rosso ed è un rosso che non seduce. «Milano sarà la vetrina del mondo nel 2015, quindi dobbiamo lottare affinché il rito dello shopping italiano, ancora il più pregiato nel mondo, abbia un giusto successo» sostiene Borghi. Per quanto riguarda gli stranieri è aumentata la presenza dei cinesi e degli abitanti di Hong Kong, mentre sono diminuiti russi e ucraini a causa della difficile situazione politica che stanno vivendo.

Il Belpaese ha superato tante crisi ma questa è tenace. Di solito i saldi alzano le sorti del commercio dei primi sei mesi dell'anno e contribuiscono a dare speranza alla stagione che va verso il Natale, perché i negozianti ordinano i capi della stagione invernale grazie alla liquidità presa in luglio e settembre. Ma la spinta sull'acceleratore non c'è stata e l'Italia scende con moto continuo. Lo confermano anche i dati dell'Osservatorio acquisti Cartasì, fonte a cui la Federmoda fa riferimento. Da gennaio a giugno l'Osservatorio ha preso atto di un -3,88 per cento del valore di transazione rispetto al 2013 ed è come sempre la Lombardia che fa da traino nel Paese con solo un -0,77 per cento.

«Eppure i nostri saldi sono ancora un rito collettivo straordinario - conferma Massimo Torti -. Non è vero che dobbiamo cambiare formula. Gli sconti italiani e soprattutto quelli milanesi sono vissuti dall'acquirente sia italiano che straniero come un momento passionale, in cui ci si può concedere il capo di qualità, e posso confermare che quest'anno i negozianti hanno messo veramente cose di pregio sul mercato». La Federmoda confida in queste ultime due settimane.

I vacanzieri rientrano a casa e magari approfittano del periodo fino al 2 settembre, data finale dei ribassi, per farsi quel dono a cui fino a ora hanno rinunciato.

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