Fuori Tono

Ogni tanto andando per scaffali in libreria si «inciampa» in una chicca sonora da sfogliare. È il caso di Autoritratto di Goffredo Petrassi (Stem Mucchi Editore), detto in estrema sintesi, un incontro ravvicinato del terzo tipo fra una penna letteraria e una penna musicale. Il risultato è questo libro, ovvero il «racconto di sé» del compositore del Novecento italiano, prima esposto a voce eppoi raccolto sulle pagine dalla sua cara amica Carla, redattrice e scrittrice veneziana, con uno stile lieve ed evocativo.

Il testo, uscito in prima edizione nel 1991 da Laterza, è stato riproposto recentemente, dando la possibilità a chi l'ha mancato in precedenza per i più svariati motivi, di «assistere» a un incontro letterario che alla fine da di Petrassi un'immagine diretta, viva e completa. La narrazione (di persona) delle sue passioni, dalla musica, ovviamente, alle altre arti.

Un viaggio tra i personaggi transitati in diverse maniere nell'arco di un'esistenza, per esempio i «colleghi» Casella, Bartòk, Dallapiccola e Mila. E ancora è uno spaccato di vita. La sua infanzia, la giovinezza (trascorsa pure nei negozi di dischi, ricorda), fino agli anni della maturità.

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