Cronaca locale

Galleria, dopo 20 anni via al restauro

Galleria, dopo 20 anni via al restauro

Un cantiere «sospeso» che viaggerà su binari al ritmo di tre vetrine ogni tre settimane. Parte domani il restauro-show della Galleria. I restauratori e l'impresa «arruolati» da Prada, Versace e Feltrinelli, sponsor del restauro dei 13.500 metri quadrati di facciate a vent'anni dall'ultimo intervento, garantiscono un cantiere ad effetti speciali, nei 392 giorni di attività «attirerà anche per questo i visitatori nel Salotto». Il ruolo principale spetta appunto al ponteggio «sospeso», appoggiato con 4 piloni a sei metri d'altezza. Un enorme cubo, di 15 metri di larghezza per 14,5 di lunghezza e 20 di altezza, pesante 24mila chili, che viaggerà su binari lunghi 15 metri. Verrà piazzato il 7 aprile dall'ingresso di piazza Scala e formerà tre navate sotto le quali si potrà continuare a passeggiare normalmente. I restauratori lavoreranno di giorno sulla parte alta, per non disturbare visitatori e attività commerciali, di notte sulla parte bassa. Un cantiere all'opera 24 ore su 24 e trasparente. Ogni 21 giorni, il ponteggio si sposterà in avanti lungo i binari, coprirà tre vetrine alla volta. Primo obiettivo: arrivare nei giorni di ferragosto all'Ottagono, poi servirà qualche giorno per trasportare il ponteggio sulla secondo parte della Galleria. L'intero braccio da piazza Scala a piazza Duomo dovrebbe essere ripulito entro Natale, poi il restyling «viaggerà» da via Foscolo a via Pellico. A carico del Comune gli interventi anti-crollo davanti al Camparino e al Museo di Leonardo dopo gli episodi recenti e lrestauro dei capitelli. Già domani apriranno o invece i cantieri tradizionali (ieri sera è iniziata la posa), alti 26 metri, per pulire le quattro facciate dell'Ottagono: si inizia con il lato di Louis Vuitton. Sono previsti 13 mesi e 35-40mila ore di lavoro per finire le opere entro il 7 aprile 2015, in tempo per Expo e per festeggiare i 150 anni della Galleria. Che, eliminati gli strati di polvere, tornerà ai colori originali, molto diversi dal grigio-giallastro a cui sono abituati i milanesi. «Le analisi ci dicono - rivelano gli architetti - che già tra 30 giorni dopo che avremo tolto la prima impalcatura ci saranno delle sorprese». Un Salotto policromo, con tinte rosate nella parte bassa e ambrate in alto. Il restauro è guidato dagli architetti Daniela Fiocchi e Roberto Baciocchi, l'impresa Percassi gestisce i ponteggi e la società Gasparoli i restauri.
Gli assessori ai Lavori pubblici Carmela Rozza e al Demanio Daniela Benelli, che hanno raggiunto con le griffe l'accordo sulla sponsorizzazione (legata al subentro di Versace all'argenteria Bernasconi e l'ampliamento di Prada su spazi di Feltrinelli) ricordano che i privati hanno promesso 3 milioni di euro ma «abbiamo capito che sono interessati al buon risultato e non baderanno a spese, la cifra alla fine potrebbe essere più alta». Anche l'hotel Seven Stars «si è offerto di sistemare scale e ascensori interni a proprie spese, aprendo speriamo la strada al contributo di altri inquilini». Giorgio Armani? «Per ora non pervenuto» sorridono.

A valorizzare capitelli e decorazioni del «nuovo» Salotto sarà un'illuminazione scenografica ad hoc, anche per la cupola.

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