Cronaca locale

Galleria, asta deserta: nessuno vuole Stefanel

Gli oltre 400 mq nel Salotto non fanno gola Da Porsche a Damiani per lo spazio attiguo

 Galleria, asta deserta: nessuno vuole Stefanel

Andato deserto. Al bando per l'assegnazione della bellezza di 400 metri quadri in Galleria, nessuno ha partecipato. Undici invece le offerte pervenute agli uffici del Demanio per lo spazio attiguo di 90 metri quadri. Fenicia spa, cioè Camicissima, Cravattificio Zadi, Orologeria Luigi Verga, Leo Pizzo, Longchamp, Falconieri, Porche Design Italia, Maresca, Salmoiraghi e Viganò e Damiani hanno presentato l'offerta per lo spazio più piccolo, ma altrettanto prestigioso.

Tutto questo succede i locali attualmente occupati da Stefanel in piazza Duomo 21 con affaccio su corso Vittorio Emanuele: tre vetrine che sono state frazionate in due lotti da affittare.

Uno spazio su cui è tutt'ora aperto un contenzioso con il Comune: il contratto di locazione di Stefanel è scaduto, la concessione della locazione risale al 2007, ma Stefanel entrò in Galleria subentrando a Guy Sand e non tramite gara. Quando nel 2017 è arrivato l'avviso della disdetta del contratto da parte dell'amministrazione, Stefanel ha fatto ricorso al Tar, perdendolo. Poi si è rivolto al Consiglio di Stato che ancora si deve pronunciare. Palazzo Marino, in nome del principio di obbligatorietà della gara pubblica per l'assegnazione degli spazi nel salotto di Milano e seguendo il parere dell'Anac, ha suddiviso lo spazio in due lotti e messo l'affitto all'asta.

Peccato, però, che per i prestigiosi locali di 473 metri quadrati che comprendono magazzino, piano terreno, l'ammezzato e il soppalco, per un valore di base d'asta di 875mila euro di canone annuo, nessuno abbia presentato un'offerta. Non andò così, per esempio, con l'Urban center, un tempo spazio espositivo del Comune e sede dell'ufficio informazioni, che è stato messo a bando. Si tratta di circa 1000 metri quadrati che sono stati assegnati a Moncler lo scorso anno per un canone annuo di circa 2,,5 milioni di euro (basa d'asta 1, 2 milioni). Così il negozio di Nara Camicie di «soli» 70 metri quadrati è stato assegnato a Yves Saint Laurent per circa 1 milione di euro. Ma quello di Stefanel no.

Ora che succede? Le 11 offerte tecniche pervenute saranno valutate da un'apposita commissione che assegnerà un punteggio. Tra un mese verranno aperte anche le buste con le offerte economiche (40 punti) , con cui verrà poi stilata la graduatoria per l'assegnazione. Per quanto riguarda il I lotto, andato deserto, gli uffici del Demanio ora dovranno valutare il da farsi: se abbassare la base d'asta o rivedere gli spazi, per esempio. La partita è ancora tutta da giocare.

Intanto fervono i lavori sotto le volte di cristallo: in via di ristrutturazione il Camparino, il negozio di Yves Saint Laurent che appunto ha preso il posto di Nara Camicie e Buccellati.

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