Cronaca locale

Il giallo sui tunnel segreti per raggiungere il Duomo

Scavando in piazza trovati nuovi camminamenti sconosciuti che consentivano di andare in chiesa passando dall'arcidiocesi

Il giallo sui tunnel segreti per raggiungere il Duomo

Un antico passaggio sotterraneo tra il Duomo e l'Arcivescovado. Così rispondono i giovani archeologi che si sono trovati davanti i reperti con vista sulla cattedrale. Mattoncini rossi e archi. Gli scavi in corso sono per il teleriscaldamento e la data di fine lavori è segnata per ieri, 30 agosto 2014, ma il sito è ancora aperto e a occuparsi del nuovo caso Milano antica è stata chiamata la Sovrintendenza. Perché se è vero che scavare a Roma è un'impresa impossibile per via delle tracce del passato sepolte a strati nel sottosuolo, anche Milano ha secoli di storia impressa nella terra e dà il suo bel da fare a chi cerca di penetrarla.

Figurarsi poi sotto il Duomo, nato nel XVI secolo sui resti di una basilica paleocristiana cristiana che risalirebbe addirittura agli anni tra il 313 e il 315. L'editto di Milano, tappa fondamentale per la libertà di culto, è del 313 e i cristiani si diedero subito da fare per costruire la loro chiesa. Oltre tutto, il luogo aveva già un suo significativo passato: secondo diverse fonti, in passato si trovava lì un tempio dedicato alla dea Minerva. Con il cristianesimo è arrivata Santa Maria Maggiore e poi Santa Tecla, fino al Duomo capolavoro gotico che conosciamo.

Sotto il Duomo, ai confini della facciata verso piazza dei Mercanti, c'è poi una testimonianza storico- religiosa molto importante per la città: il battistero ambrosiano ottagonale di San Giovanni delle Fonti, demolito per far posto proprio al Duomo. Luogo importantissimo anche come meta di pellegrinaggio, perché aveva al centro la vasca per l'immersione dei catecumeni (ovvero coloro che si preparano a ricevere il battesimo) in cui il vescovo Ambrogio battezzò il trentaduenne Agostino (la data ritenuta probabile, secondo testimonianze posteriori è la Veglia di Pasqua nella notte tra il 24 e il 25 aprile del 387), convertitosi al cristianesimo anche grazie alle prediche di Ambrogio.

I resti del fonte battesimale oggi si possono visitare scendendo nei sotterranei del Duomo, subito dopo l'ingresso dal portale. Quel che non tutti ricordano è che a riportarlo alla luce, dopo secoli e secoli di dimenticanza, furono i lavori del 1961- 1962 sotto il Duomo per costruire la Linea uno della Metropolitana. Un muro di mattoni romani fece la sua comparsa sotto il lastricato. Arcivescovo di Milano era Giovanni Battista Montini e il futuro Paolo VI scese a visitare gli scavi che avevano fatto riemergere il luogo del battesimo. Gli archeologi avevano ritrovato tracce del battistero di Ambrogio già dal 1907: il professor Ugo Monneret de Villard, usando carte dell'archivio, lo aveva localizzato nel punto in cui si trova.

Torniamo agli scavi di oggi: bisogna attendere per capire di che si tratta. Un camminamento tra il Duomo e la sede dell'Arcivescovado oggi già esiste ed è usato di dall'arcivescovo e dai sacerdoti della Curia, quando si tratta di passare dall'Arcivescovado in Duomo nei giorni di pioggia.

Si scende dal Cortile dei Canonici, che si affaccia su piazza Duomo, e si risale fino a una porticina appena dopo l'ingresso laterale del Duomo, nel transetto sud, accanto alla statua di san Bartolomeo scorticato.

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