Cronaca locale

Giochi, per tre giorni ispettori Cio in città Sotto esame il dossier

I vertici del Comitato olimpico visiteranno impianti e valuteranno i progetti presentati

Giochi, per tre giorni ispettori Cio in città Sotto esame il dossier

A meno di tre mesi dal voto che assegnerà i Giochi olimpici e Paralimpici invernali del 2026 - il 24 giugno a Losanna - la candidatura italiana di Milano-Cortina d'Ampezzo è da oggi sotto esame della Commissione di Valutazione del Comitato Olimpico Internazionale. La stessa commissione alcune settimane fa aveva eseguito lo stesso sopralluogo in Svezia per Stoccolma-Aare, la candidatura opposta a quella dell'Italia.

Tutte le località e gli impianti esistenti o da costruire inseriti nel masterplan della proposta italiana saranno oggetto di visita da parte della speciale Commissione nominata dal CIO. Il tour ispettivo inizia questa mattina a Venezia per approdare giovedì a Milano e concludersi sabato. Ma alla vigilia dell'arrivo dei vertici del comitato olimpico internazionale ovvero Christophe Dubi, direttore per le candidature olimpiche, Giovanni Malagò, presidente del Coni e membro del Cio, Octavian Morariu, presidente della commissione, è scattato l'allarme per la mancanza di posti letto, in particolare a Cortina d'Ampezzo, Anterselva e Bormio. La candidatura di Milano-Cortina, a tre giorni dalla presentazione dell'importante piano logistico dei pernottamenti garantiti, è a rischio per la poca disponibilità da parte degli albergatori di concedere camere e posti letto. Per ottemperare a questo punto, serve da parte degli albergatori un'assicurazione scritta contenente il numero delle stanze e le tariffe che saranno applicate nel 2026. Elmar Pichler Rolle, coordinatore nella fase di candidatura del sito di Anterselva indicato per le gare di biathlon, ha detto che «in Val Pusteria mancano circa 600 posti letti e circa un centinaio a Cortina».

Il numero uno dello sport italiano Malagò, pur dicendosi fiducioso anche per le recenti rassicurazioni del governo rispetto ai fondi, ha anche lanciato un appello: «Cerchiamo il più possibile di essere compatti ed evitare qualsiasi polemica e iniziative personali, dal 25 giugno ci parliamo e ci diciamo tutto quello che volete».

Tra i primi siti ad essere visitati nella nostra città ci sarà lo stadio Meazza giovedì mattina che dovrebbe ospitare la cerimonia d'apertura: con i suoi 80mila posti è l'impianto più grande mai proposto per una cerimonia del genere. A fare gli onori di casa il sindaco Beppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore comunale allo sport Roberta Guaineri, la collega regionale Marina Cambiaghi e il sottosegretario regionale con delega ai grandi eventi sportivi Antonio Rossi. È delle ultime settimane però la novità che Milan e Inter abbiano deciso di costruire un nuovo stadio, che ne sarà del Meazza? Spetterà a Sala dare le opportune rassicurazioni sul futuro di san Siro.

Sotto la lente anche la Fiera di Rho Pero dove saranno allestiti il Media Centre e International Broadcasting Centre, il PalaLido quasi terminato, le aree di Santa Giulia, dove sorgerà il nuovo Palazzetto dello sport,il Pala Italia realizzato da Risanamento per 60 milioni di euro e 15 mila posti per le partite di hockey su ghiaccio. Il secondo impianto olimpico si chiamerà Milano Hockey Arena e sorgerà a Lampugnano nell'area dell'ormai abbandonato Palasharp. L'investimento da 7,2 milioni di euro per il nuovo palazzetto sarà sostenuto da due gruppi privati: il progetto di fattibilità-tecnico economica sarà presentato entro gennaio, l'Arena dovrebbe aprire nell'ottobre 2023.

Da valutare anche il Mediolanum Forum di Assago, che ospiterà pattinaggio di figura e short track e che da qui al 2026 dovrebbe essere riqualificato e ampliato, lo Scalo Romana, scalo ferroviario dismesso dove dovrebbe sorgere il Villaggio olimpico che verrà utilizzato come studentato per i ragazzi delle università e il sistema infrastrutturale e di trasporti.

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