Cronaca locale

La giornata del Fai d'autunno per riscoprire tesori nascosti

Per la prima volta si può salire fino al diciannovesimo piano della torre progettata dall'archistar Zaha Hadid

Pamela Dell'Orto

Una vista mozzafiato e lo sguardo che vaga fra il futuro e il passato, fra le torri futuristiche di City Life e il Velodromo Vigorelli. Oggi il Fai apre per la prima volta al pubblico la torre di Zaha Hadid, uno dei grattacieli simbolo della nuova Milano. Per salire fino al 19esimo piano e respirare l'aria della città che cambia basterà versare un contributo facoltativo (dai 2 ai 5 euro). Ma non c'è solo la torre Hadid, perché per questa domenica torna la Giornata Fai d'Autunno, che apre al pubblico 82 beni in Lombardia con 21 itinerari tematici. La giornata, a sostegno della campagna di raccolta fondi Ricordiamoci di salvare l'Italia, mobilita 3.500 volontari per accompagnare gli italiani alla scoperta di 170 itinerari e 600 luoghi inaccessibili o poco valorizzati, raccontati da una prospettiva insolita.

Ecco allora che Milano spalanca le porte delle biblioteche storiche e gli archivi di teatri, musei, chiese, aziende e istituzioni, che conservano un patrimonio di conoscenza vastissimo e unico. Dall'Archivio della Basilica di Sant'Ambrogio (solo per gli iscritti al Fai), dove trovare le antiche pergamene, i codici miniati, la corrispondenza tra molti artisti come Petrarca e Bramante a quello della Veneranda Fabbrica del Duomo, fino all'archivio del Piccolo Teatro, dove con l'ausilio di esperti ci si può immergere nella realtà del teatro più importante d'Europa e vedere foto, bozzetti, manifesti, abiti. Da Palazzo Archinto che svela cortili e archivi, a Palazzo Mondadori di Segrate, capolavoro di Oscar Niemeyer (solo su prenotazione: faiprenotazioni.it), fino alla Casa della Memoria all'Isola. Dalla biblioteca del Museo Storico del Risorgimento per ripassare il periodo che va dalla rivoluzione Francese alle Guerre Napoleoniche a quella del Museo di Storia Naturale. E per chi vuole fare una gita fuori porta, ecco una selezione di itinerari (il programma completo su: giornatefai.it).

In provincia di Como, Fai racconta tre storie imprenditoriali fra innovazione, tradizione e tecnologia. A Cantù, Riva 1920, da bottega ad azienda di arredi internazionale. A Rovellasca, Gabel, colosso del tessile nato nel 1958. E a San Fermo della Battaglia, il complesso di edifici di Canepa, che produce seta da oltre mezzo secolo.

In provincia di Sondrio, a Chiuro, il percorso attraversa palazzi, chiese e fortificazioni del borgo medievale (con degustazioni di vino locale) e apre il 400esco Palazzo Andres Flematti.

A Pavia si esplorano i Segreti dell'istituto di Anatomia Umana Normale con una visita al complesso del Policlinico, realizzato nel 1925.

A Varese si può visitare il Grand Hotel Campo dei Fiori, protagonista della Belle Époque nella Città Giardino.

A Brescia aprono Palazzo Ferrazzi e Palazzo Bettoni Cazzago, con la sua austera facciata medievale che contrasta con la ricchezza degli interni.

E in provincia di Lecco, a Garlate, aprono il Museo della seta Abegg, l'ottocentesca villa Albegg e il Borgo di Garlate, che sorge su un dosso roccioso con vista sull'omonimo lago.

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