Cronaca locale

La giunta sfratta i vigili atleti

Il Gruppo sportivo cacciato da via Boeri. «Grave affronto»

Marta Bravi

Il Comune sfratta i vigili, o meglio il Gruppo Sportivo e Ricreativo Vigili Urbani, nato nel 1906, che gestisce per conto del Fondo Benefico il centro sportivo di via Boeri dotato di due campi da tennis, un campo bocce, una palestra attrezzata, il salone ricreativo. La motivazione si legge nella delibera del 21 ottobre per la «Valorizzazione della Scuola del corpo di polizia locale: criticità nella gestione dell'impianto sportivo». In pratica la giunta estromette il gruppo sportivo dei ghisa, riservando a uso esclusivo del comando dei ghisa stessi il campo sportivo. Ma c'è chi crede che si tratti di una ripicca nei confronti di Antonio Barbato, ex comandante della Polizia Locale, rimosso nell'agosto del 2017 dopo che il suo nome era finito negli atti dell'inchiesta della Dda sugli affari di presunti referenti e imprenditori legati al clan mafioso, in quanto presidente del gruppo sportivo e ricreativo.

Sul piede di guerra l'ex comandante che ha fatto richiesta di accesso agli atti urgente «data la repentinità degli accadimenti, e i danni incalcolabili che state producendo alla nostra associazione, per far valere i nostri diritti nelle sedi opportune». La delibera infatti da un giorno con l'altro ha improvvisamente impedito al gruppo sportivo dei vigili l'accesso al centro e l'utilizzo delle attrezzature, finanziate con i contributi del soci del Fondo benefico. «Al fine di valorizzare la scuola del corpo della polizia locale si delibera l'assegnazione in via esclusiva al Comando della polizia locale della porzione di impianto sportivo della scuola del corpo in coerenza con le finalità formative di addestramento degli appartenenti al corpo». Oltre il danno, la beffa: la delibera punta anche a «valutare le verificare la fattibilità giuridica di costituire un ufficio sportivo per la valorizzazione e la promozione della partecipazione degli atleti della polizia locale alle competizioni nazionali e internazionali».

Un «affronto» per l'ex comandante che scrive al direttore dell'area Gestione risorse: «Appare evidente che non abbiate gradito che il sottoscritto sia stato scelto come presidente di questa associazione e che per voi la democrazia sia un'opzione che possa aggirarsi a colpi di azioni muscolari».

Segue la diffida a utilizzare le attrezzature di proprietà del Gruppo.

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