Cronaca locale

Da Google al «Casottel»: i posti del cuore di Pisapia

Il sindaco rivela luoghi, gelaterie e ristoranti preferiti in città E per una gita fuori porta sceglie i borghi del lago Maggiore

Da Google al «Casottel»: i posti del cuore di Pisapia

Dal «Casottel», la trattoria del Corvetto, con il pergolato e il campo da bocce, alla nuova sede di Google Italia, nel quartiere Porta Nuova, perchè «dalle vetrate si possono ammirare i grattacieli di piazza Gae Aulenti e, girando lo sguardo dall'altro lato, si scorge l'affascinante Vecchia Milano». Una sintesi perfetta, dice, della città che si proietta verso il futuro ma «non dimentica le proprie radici». Sono due dei luoghi del cuore elencati dal sindaco Giuliano Pisapia al blog «Conosco un posto» (www.conoscounposto.com, gestito dalla milanese Caterina Zanzi). Una mappa che muove un po' dalla sua attività istituzionale (ormai in scadenza visto che ha annunciato qualche settimana fa che la sua esperienza da sindaco finirà il prossimo maggio senza bis) e un po' dai ricordi del passato. Nasce ad esempio dalla sua esperienza di educatore al carcere Beccaria, quando era giovane, la sua affezione per il quartiere Baggio, «quando avevo ore libere - racconta Pisapia - mi piaceva girare per le strade del borgo», lo cita anche come uno degli esempi in cui la periferia si è integrata meglio con il resto della città, insieme a Lambrate «dove abbiamo riaperto da poco l'antica via Conte Rosso, completamente rinnovata». Ci andava da bambino e gli è rimasta nel cuore la Rotonda della Besana («un luogo magico»), e invece sono quasi scomparse e gli mancano del passato «le vecchie trattorie di corso di Porta Ticinese».

Da sindaco, non poteva che citare Palazzo Marino, il luogo che meglio rappresenta la politica milanese, e dovendo portare in un luogo clou un ospite importante cita senza dubbi «piazza Duomo, attraversando la Galleria tornata al suo antico splendore». Proprio ieri notte sono stati smontati i maxi-ponteggi che per un anno sono serviti a ripulire interamente le facciate del Salotto, un lavoro costato dieci milioni di euro e pagato per metà dagli sponsor. Andando più sul personale, il sindaco si definisce più che un tipo da bar, da gelateria, e la sua preferita è la storica «Umberto» in piazza V Giornate. Un luogo che deve essergli particolarmente caro, visto che ne ha parlato in altre occasioni suggerendo il gelato di crema («una vera poesia») con una spruzzata di passata di lamponi. Se ha una cena speciale con la moglie, la porta al «Casottel», mentre se è lei ai fornelli e vuole viziarlo, la scelta cade sulla classica cotoletta («l'orecchio di elefante è il mio piatto preferito»). Per una gita fuori porta - probabilmente a bordo della moto di cui si dichiara inseparabile nel tempo libero - la scelta cade «sul Lago Maggiore e i suoi borghi, il posto dove mi rifugio spesso per rilassarmi».

Per finire, il sindaco rivela qualche invidia per «non avere anche a Milano» un luogo come Campo de'Fiori a Roma mentre a New York vorrebbe rubare «la High Line», anche se sta progettando «per il cavalcavia Bussa» una versione mini delle passeggiate verdi sopraelevate sulle ex ferrovie che sono un fiore all'occhiello della Grande Mela.

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