Cronaca locale

La guerriglia scatenata dai compagni teppisti ci costerà 400mila euro

La guerriglia scatenata dai compagni teppisti ci costerà 400mila euro

La libertà è un bene prezioso, dal valore incalcolabile. Calcolabile invece la libertà di manifestare, almeno nelle forme deliranti che la città ha vissuto sabato pomeriggio: dalle 350 alle 400mila euro, mettendo in colonna danni materiali, deviazione e interruzione dei mezzi pubblici, costi per le oltre mille persone impiegate tra Amsa, Atm, Mm, ghisa, polizia e carabinieri. Solo per poter dire alla fine che è andata bene, ben oltre ogni più rosea aspettativa, visto che ci si aspetta un pomeriggio di scontri di piazza
Era chiaro fin da subito infatti che il corteo per i 10 anni dalla morte di Davide «Dax» Cesare, ucciso in un rissa con un paio di giovani di destra, avrebbe catalizzato le frange più estreme della sinistra antagonista di mezza Europa. Specialisti della guerriglia urbana, soliti a migrare di città in città per creare disordini e scatenare la guerriglia urbana. Gli stessi che trovi puntualmente ai G8, ai Forum internazionali e ogni altra «vetrina» internazionale. Da settimane poi si sapeva che la mobilitazione sarebbe stata massiccia, valutata sull'ordine delle migliaia di partecipanti. Per questo al ministero degli Interni c'era molta preoccupazione e, quando il questore ha chiesto rinforzi, nessuno ha voluto lesinare sul personale.
Alla fine lo spiegamento è stato davvero massiccio: una cinquantina di funzionari della questura più 800 uomini dei reparti e dei battaglioni mobili di polizia e carabinieri, arrivati da tutt'Italia. Spostare una simile massa ha però dei costi, considerando mezzi, carburante, pernottamento e pasti a cui va a sommarsi la frazione giornaliera dello stipendio. Nessuno ha mai fatto questi calcoli con precisione, ma si può ragionevolmente stimare sui 150/200 euro a testa, per un totale a circa 150mila euro.
Altri 100/150 uomini sono stati poi messi in campo da Comune e Municipalizzate: la Polizia Locale per viabilità e la chiusura delle strade, l'Amsa per spostare cassonetti e cestini, l'Atm e Mm per dirottare o sospendere le corse dei mezzi pubblici. Poi ci sono i danni derivanti dal blocco del traffico. Forse 50mila euro è una cifra che si avvicina al reale.
Ci sono quindi le devastazioni. Lungo il loro percorso i contestatori hanno assaltato la discoteca Lime Ligh e la scuola militare sfondando gli ingressi e lanciando bengala. Inoltre hanno «sanzionato» una dozzina di banche e un ufficio postale, danneggiando almeno cinquanta vetrate antisfondamento da un migliaio di euro l'una: totale altri 50mila euro. Infine gli imbrattamenti: l'ex vice sindaco Riccardo De Corato era solito segnalare di non aver mai speso meno di 100mila euro per ripulire la città. Questa volta però il percorso è stato molto più lungo del normale e la partecipazione molto più numerosa. Forse il conto finale può avvicinarsi ai 150mila euro.


In totale, consentire ai ragazzi di «giocare» ai rivoluzionari costerà alle diverse casse pubbliche e private una cifra tra i 350 e i 400mila euro.

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