Cronaca locale

I vigili: "Rinforzi agli operatori Amsa? Siamo pochi, il Comune cambi politica"

Il Sulpm denuncia turn over bloccato, straordinari dimezzati e servizi dedicati solo al centro. «I 70 assunti sono insufficienti»

I vigili: "Rinforzi agli operatori Amsa? Siamo pochi, il Comune cambi politica"

I vigili chiedono rinforzi. Tirati per la giacchetta in continuazione perché mille e più sono le necessità di una città articolata e complessa come Milano, rispondono con i numeri. Questa volta la richiesta arriva dalla segreteria regionale della Fit Cisl che chiede più tutele per gli operatori Amsa addetti alla pulizia dei mercati e al conferimento dei rifiuti. Spesso, infatti, gli operatori vengono aggrediti e minacciati quando passano per il ritiro dei sacchi dell'immondizia da chi, preso dalla disperazione, apre i sacchi alla ricerca di qualche avanzo ancora commestibile di frutta e verdura o di qualche articolo scartato. Nel momento in cui gli operatori si lamentano per il disastro che viene abbandonato nell'area del mercato e per il doppio lavoro che sono costretti a fare spesso vengono presi a male parole, minacciati e addirittura aggrediti, come è successo lo scorso dicembre. I sindacati dei lavoratori chiedono più tutele per i dipendenti Amsa, ma il Sulpm fa notare come sia la stessa Amsa a pagare gli straordinari agli agenti e a organizzare il servizio degli «orioni», ovvero i ghisa dedicati a presiedere le operazioni di pulizia dei mercati.

Si parla di un numero variabile tra i 6 e 16 agenti per i mercati rionali scoperti, che variano da 3 a 8 al giorno. In servizio presso i mercati non ci sono solo gli «orioni»: sono 79 le unità di polizia annonaria dedicata al contrasto dell'abusivismo al controllo delle eventuali irregolarità, alle notifiche, in generale a un lavoro complesso di controllo del rispetto delle regole. Del nucleo circa 17 agenti sono destinati a 3 mercati al giorno, su un numero complessivo di 14 - 17 mercati rionali che si svolgono quotidianamente. Poi ci sono gli agenti che accompagnano gli ispettori nel delicato compito della spunta, ovvero la verifica delle autorizzazioni di chi occupa postazioni rimaste vuote. Così si occupano del rispetto delle regole per la raccolta differenziata dei rifiuti da parte degli ambulanti.

Su 3000 agenti in servizio in città, due terzi sono impiegati in strada e un terzo in ufficio, ma il problema è il numero complessivo dei ghisa rispetto alle richieste. «Il nostro primo compito dovrebbe essere quello di polizia stradale - spiega Daniele Vincini, segretario regionale del Sulpm - il turno comincia alla mattina con due agenti impegnati sulle oltre 100 scuole elementari della città a presidio degli attraversamenti, poi ci sono emergenze di traffico o semafori che si rompono, gli incidenti stradali, solo lo scorso anno si sono svolte in tutto un centinaio di manifestazioni».

Il discorso è sempre quello: il corpo è sottodimensionato e sta anche invecchiando. Per 9 anni è stato bloccato il turn over e ogni anno una quarantina di vigili circa è andato in pensione o è stato trasferito. «Non basteranno certo i 70 nuovi agenti che entreranno in servizio a marzo - continua Vincini - per coprire le necessità di servizio. A questo si aggiunge che l'amministrazione dal 2019 ha tagliato gli straordinari del 40 per cento. Il Comune si decida: o si assume più personale o si aumentano gli straordinari o si modificano le scelte.

Il nucleo antidegrado di piazza Duomo, come avevamo già detto per esempio, sguarnisce di personale i vari municipi con i rischi che si stanno già riscontrando».

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