Cronaca locale

Immigrati occupano due piani in via Palmanova

Il blitz dopo un presidio dei centri sociali. Sardone (Forza Italia): «È un sistema collaudato»

Immigrati occupano due piani in via Palmanova

«Non ho casa, dove devo andare?. «Contratto? No, ho occupato». «Non è casa mia, ma dovrei dormire per strada?». Giustificazioni raccolte ieri dalla consigliera comunale di Forza Italia in via Palmanova 59, dove sabato pomeriggio sono state occupati in poche ore due interi piani di un palazzo popolare gestito da Mm, sette-otto alloggi per ogni piano. I nuovi inquilini abusivi sono stranieri. E non è un caso secondo l'azzurra Sardone che proprio sabato pomeriggio, poco prima del blitz, davanti al caseggiato un gruppo di autonomi dei centri sociali con immigrati di varie etnie abbiano manifestato per il diritto alla casa per tutti, anche a scapito di quelle ventimila famiglie in lista d'attesa che attendono pazientemente il proprio turno, senza forzare porte e finestre. «Uomini e donne senza frontiere, continua la lotta in ogni quartiere» uno degli slogan sui manifesto.

Sardone. accompagnata dal coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2 Otello Ruggeri, si è recata ieri nel palazzo per vedere in prima persona la situazione. E ha trovato «numerose persone che occupavano senza alcun diritto le abitazioni, in alcuni appartamenti stavano persino facendo dei avori - contesta -. Nonostante le mie ripetute domande e considerazioni sull'occupazione in corso, sull'ingiustizia di un sistema che penalizza le persone oneste che aspettano in graduatoria e che magari aspettano proprio quelle case, gli occupanti, giustificandosi con scuse patetiche, mi hanno fatto intendere che è una prassi normale occupare, grazie al sostegno dei centri sociali. Mi aspetto un pronto sgombero». Dietro a questo collaudato sistema di intrusioni ci sarebbero «i collettivi protagonisti in questi mesi delle occupazioni negli ex bagni pubblici comunali di Via Esterle, di un'ex fabbrica in via Fortezza e di una palazzina privata in via De Stael.

Il Comune ha sempre colpevolmente chinato la testa, in maniera vergognosa».

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