Cronaca locale

Influenza, arriva il picco. Gallera chiama i medici: "Fate visite a domicilio"

Pronto soccorso milanesi presi d’assalto: il 40% sono anziani spesso malati cronici

Influenza, arriva il picco. Gallera chiama i medici: "Fate visite a domicilio"

L’influenza attacca duramente, come sanno ormai tutti, o perché sono finiti a letto o perché a essere vittime del virus sono i loro cari, figli o genitori, spesso anziani, ovvero le categorie maggiormente a rischio. I bambini rimangono come sempre i più colpiti e anche coloro che sono più capaci di contagiare. Ma la percentuale di accessi al pronto soccorso di over 65 ha sfiorato il 40% nel periodo che va dal 22 dicembre a metà gennaio (di solito è del 30%). Nonostante il numero di malati sia cresciuto bruscamente già negli ultimi giorni del 2017 e nei primi del 2018, come dimostrano i dati di accesso al pronto soccorso a Milano e provincia (nelle tabelle a fianco), il picco è appena arrivato.

Una situazione che spaventa, anche perché i pronto soccorso di Milano sono già letteralmente presi d’assalto e arrivano anche persone che potrebbero evitare di farlo. Il sovraffollamento degli ultimi 10 giorni ha interessato la maggior parte delle strutture: il 41% degli ospedali generali e il 100% dei pediatrici, con picchi superiori ai 12 mila accessi (dati forniti dall’assessorato alla Salute).

L’assessore regionale, Giulio Gallera, cerca di rassicurare con le misure straordinarie e i posti letto aggiuntivi, ma soprattutto sollecita i medici di famiglia a sostenere con ancora maggior cura i loro assistiti in difficoltà, in modo che non siano costretti a correre al pronto soccorso perché si sentono abbandonati a se stessi o non riescono a essere visitati a casa. Spiega Gallera: «In vista del picco influenzale, soprattutto nelle aree con maggiori afflussi come Milano e Varese, abbiamo sensibilizzato i medici di Medicina generale per favorire le visite domiciliari e le Asst affinché applichino tutte le misure previste per il sovraffollamento». Gallera si concentra in particolare sugli anziani: «Siamo consapevoli che la situazione sia figlia di una presa in carico sul territorio poco efficace soprattutto dei pazienti over 65 anni, con patologie che riguardano insufficienze respiratorie e richiedono diverse giornate di degenza ospedaliera. Un problema che contiamo di risolvere attraverso una maggiore sensibilizzazione nei confronti della vaccinazione antinfluenzale».

In media oltre il 30 per cento degli over 65 (in questo periodo quasi il 40%) che arrivano al pronto soccorso sono classificati in codice giallo, ovvero «urgenza», in cui la persona presenta una parziale compromissione delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio. Spesso sono proprio loro ad aver bisogno del ricovero. Dal 27 dicembre al 4 gennaio il 10% dei medici di Medicina generale ha comunicato all’Ats di Milano giorni di ferie. Una percentuale, legata alle feste di Natale, che ha contribuito a mettere in difficoltà pronto soccorso e ospedali, dove i medici fanno turni impossibili e vengono richiamati in servizio.

Le misure straordinarie di Palazzo Lombardia per tamponare il picco influenzale prevedono di incrementare il numero di posti letto disponibili e di potenziare il personale dedicato a gestire l’emergenza.

La Regione però ha dato anche disposizione di rallentare o bloccare gli interventi chirurgici meno urgenti per far fronte alla virulenza dell’influenza.

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