Cronaca locale

Installazioni e artisti per indossare il no agli Ogm

Installazioni e artisti per indossare il no agli Ogm

Tre vestiti a forma di pannocchia e altre iniziative per ribadire il no alle coltivazioni transgeniche. L'Expo Gate ha ospitato ieri la performance dell'artista Piero Gilardi, a dispetto del fatto che non esistono prove della dannosità di questo genere di vegetali. Nel mezzo dell'installazione Quantomais, il campo di granoturco situato nel mezzo della porta di Expo, sono stati posizionati anche tre abiti a forma di pannocchia e fatti di gommapiuma. Gilardi è l'ideatore del Parco Arte Vivente di Torino, un centro sperimentale per l'arte contemporanea nel quale si compendiano tutte le sue esperienze relative al mutamento della natura e dell'arte in senso relazionale.

E per un giorno le sue creazioni di gommapiuma e le idee creative di Emmanuel Louisgrand si sono incontrate nelle porte di Expo 2015: dalle mattino fino al secondo pomeriggio, è stato presentato il workshop «Lexique du Jardinier_istruzioni per l'uso» con l'artista Emmanuel Louisgrand. Si tratta della creazione di una pavimentazione, in questo caso formata da pezzettoni di cartoncino, con il lessico legato all'agricoltura: chiunque è potuto entrate e scrivere con bombolette e pennelli una parola, verbi o sostantivi, che riguardassero l'orto e il mondo che ci gira intorno. L'idea è piaciuta soprattutto i bambini che si sono divertiti a colorare, sotto la supervisione degli organizzatori, uno dei tanti pezzi del puzzle che venivano poi incastrati per creare un'unica opera. L'iniziativa artistica in realtà è stata reciclata da un'esperienza precedente: l'artista francese ha già sperimentato lo stesso genere di attività in africa, dove però i tasselli del puzzle erano di cemento e hanno costituito un'opera più duratura.

Nella giornata dedicata al tema, c'è stato spazio anche per altre inziative dedicate al tema dell'agricoltura senza organismi geneticamente modificati: dalle 18 alle 20 l'ultimo evento in programma è stato con un incontro con il PAV Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d'arte contemporanea di Torino e la presentazione di «Vegetation as a political agent», una mostra curata da Marco Scotini e aperta al pubblico fino al 2 novembre prossimo all'interno degli spazi del parco tematico torinese.

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