Cronaca locale

Una IT a Brera sulle orme dello stellato Esposito

Il giovane Aldo Ritrovato alla guida del locale lanciato a Ibiza dal grande maestro sorrentino

Una IT a Brera sulle orme dello stellato Esposito

«Dimenticare le proprie origini è un peccato mortale, un gesto di superbia che preclude anche la possibilità di scoperte future». Recita così il primo comandamento di Gennaro Esposito, lo chef bistellato che sulla costiera sorrentina ha consacrato geniali invenzioni dell'alta cucina campana. L'aforisma non poteva non diventare dogma anche per chi, come il cuoco salernitano Aldo Ritrovato, ne è stato discepolo e oggi cavallo di Troia in una città, Milano, diventata in questi anni la capitale del food, quello con la Effe maiuscola. Proprio a lui, giovane e talentuoso executive chef del neonato IT, è spettato il testimone di una tradizione a cui tutti si appellano ma che pochi sono in grado di esaltare senza tradire. L'antefatto è noto agli attenti frequentatori di nuovi locali milanesi. Nella fattispecie siamo nel cuore di Brera, roccaforte della movida, ma con discutibile pedigree culinario. In via Fiori Chiari, nel luminosissimo ex showroom della maison Kiton di Ciro Paone (guardacaso campano pure lui) è sorta la versione italiana del ristorante IT di Ibiza, nato dalla passione di Alessio Matrone (ideatore e fondatore del brand) e dell'imprenditore Ferruccio De Lorenzo. L'elegante design interno, firmato dall'architetto Alessandro Falconio, ha molto in comune con la joie de vivre delle calde atmosfere baleari; e in comune con il fortunato ristorante affacciato sulla Marina di Botafoch ha ovviamente anche l'hardware creativo di Gennaro Esposito che da quelle parti ha inventato un menù mediterraneo adatto a lunghi notti bianche d'estate.

Ben diversi i contenuti proposti a Milano sotto la sua supervisione ma sviluppati magistralmente dal giovane Aldo, ex chef de cuisine al Bulgari Hotels ma formatosi indelebilmente nel 2015, anno in cui ha affiancato Esposito alla Torre del Saracino. «In carta ci sono ovviamente alcuni piatti cult del maestro, ma sul resto ho avuto ampia libertà». Tra i grandi classici ci sono il Pesce bandiera e zuppetta di olive, la Minestra di pasta mista e gli Spaghetti al pomodoro. Ma anche sul resto a farla da padrona è la grande tradizione italiana, quasi in controtendenza con l'eccesso di creatività fusion di questi tempi. «È il trionfo della vera cucina mediterranea - dice Aldo - che oltre al pesce dà largo spazio alle verdure e ai legumi di stagione». Il pubblico apprezza, anche quello affascinato dallo stile trendy della sala bistrot che la sera cede al dj set.

Perchè dimenticare le proprie origini è un peccato mortale.

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