Cronaca locale

L'Anagrafe sotto casa grazie alle edicole. E l'on line vola al 60%

Rilasceranno certificati anche tabaccai e Atm Da maggio «scaricati» sei documenti su dieci

L'Anagrafe sotto casa grazie alle edicole. E l'on line vola al 60%

Scatta il piano taglia code. Presto i milanesi potranno trovare l'anagrafe sotto casa, senza bisogno di lunghe attese agli sportelli del Comune. La giunta ha approvato a inizio agosto le linee di indirizzo per firmare convenzioni con edicolanti, tabaccai o sportelli delle società partecipanti disponibili ad erogare certificati anagrafici. Una mossa per dare sollievo anche agli edicolanti in crisi e costretti sempre più spesso ad abbassare la clèr. Già negli ultimi anni si sono reinventati con la formula «2.0», offrono servizi digitali e una lunga lista di prodotti in vendita oltre ai giornali, dal cibo per gatti ai gelati. L'accordo proposto da Palazzo Marino (aperto anche ad altri soggetti pubblici e privati) riguarderà l'erogazione del certificato di nascita, di residenza, di cittadinanza e di esistenza in vita, lo Stato di famiglia, l'iscrizione alle liste elettorali e all'elenco dei residenti all'estero, il certificato di Matrimonio, quello della Convivenza di fatto, di Unione civile, Stato di famiglia, Stato libero, il certificato di Morte o il Godimento dei diritti politici. «Vogliamo mettere a disposizione dei cittadini degli sportelli di quartiere a cui possano rivolgersi per ottenere certificati anagrafici senza doversi recare in via Larga o nelle sedi decentrate, evitando così spostamenti più complessi e attese - conferma l'assessore ai Servizi civici Roberta Cocco -. Uno strumento che si affianca al servizio on line del portale istituzionale del Comune, ormai in costante crescita: nei mesi di giugno e luglio oltre il 60 per cento dei certificati anagrafici è stato richiesto online, meno del 40 per cento allo sportello».

I soggetti interessati potranno presentare la loro richiesta di adesione rispondendo all'avviso pubblico che sarà disponibile sul portale del Comune. Dovranno garantire che ogni sede abbia almeno un operatore presente e la dotazione informatica necessaria con costi di allestimento e approvvigionamento a carico del gestore. Il personale sarà formato dal Comune e ogni operazione effettuata sarà tracciata nel dettaglio. Nel caso degli sportelli territoriali delle società partecipate del Comune verrà garantita la gratuità del servizio, nel caso di soggetti privati la spesa per il cittadino non potrà superare il costo di 2 euro iva inclusa per ogni singolo certificato esente da bollo. La convenzione avrà durata quinquennale ma potrà essere revocata in qualsiasi momento sia dal gestore che dal Comune. E le nuove convenzioni come si diceva potranno essere formate da edicole, tabaccai, Atm o mm che hanno già sportelli fisici sul territorio ma anche da Caf (lo hanno già sperimentato altri comuni) e altri soggetti privati.

Nel 2017 oltre la metà dei certificati anagrafici era scaricata online (52%), trend positivo proseguito nel 2018 (55%) e nei primi mesi del 2019 in cui la percentuale è stabilmente attorno al 60%. L'obiettivo del Comune è proseguire il percorso rendendo disponibili online tutti i documenti consentiti dalla normativa. Ad aprile in particolare sono stati scaricati on line 16.931 certificati (58,85%) contro gli 11.837 allo sportello (41,15%), la percentuale è salita al 60 a maggio (19.854 documenti scaricati contro 13.278), al 62% a giugno (18.430 contro 10.972) e al 61 a luglio (21.276 contro 13.423). Bisogna autenticarsi con profilo completo sul portale del Comune. Il servizio tradizionale viene fornito in 15 sedi anagrafiche o presse le Poste Italiane che gestiscono dal 2009 il rilascio dei certificati. Dallo stesso anno sono attive altre due convenzioni, con l'Ordine degli Avvocati e il Consiglio Notarile di Milano, entrambi autorizzati al collegamento per la consultazione delle visure e per il rilascio di certificati utili ad attività specifiche (come rogiti notarili, mutui, attività giurisdizionale).

E sono circa 70mila i certificati che ogni anno avvocati e notai generano e stampano online in autonomia.

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