Cronaca locale

L'anno record dei turisti. E schizzano hotel e cultura

A novembre superate le presenze di tutto il 2017. Cresciuti del 30 per cento gli incassi dei musei civici

L'anno record dei turisti. E schizzano hotel e cultura

«Milano place to be», uno slogan ma anche un fatto a guardare il bilancio dei turisti che hanno visitato la città a partire da inizio anno. Se il 2017 con 6 milioni 202mila e 380 visitatori - più della Capitale e oltre settecentomila in più del 2015 che con Expo ha segnato il punto di svolta -, sembrava aver segnato un record, a novembre anche quel picco è è già superato anche quel picco: 6 milioni 277mila 727 turisti è il dato fornito dal Comune. E secondo i pronostici con il boom di arrivi durante le feste natalizie alla fine il conto potrebbe chiudersi molto vicino a quota otto milioni. Ottobre è stato anche il mese in cui si è toccato il massimo assoluto di visitatori in città, 745.449, addirittura il 25,28 per cento in più rispetto ai 595mila dell'anno scorso e oltre centomila in più del mese di luglio (con 621.258 presenze era il record da inizio anno, già sorpassato). Durante il ponte del primo novembre, che di fatto si è spalmato tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, c'è stato un vero e proprio assalto. Il mese scorso 597.272 turisti - il 12,5 per cento in più rispetto allo stesso mese del 2017 - hanno scelto come meta Milano. Da gennaio a novembre la crescita media è stata del 9,65 per cento. Considerando anche l'area della provincia i visitatori salgono a quota 9 milioni 166mila 401, quasi tre milioni rientrano nella fascia tra i 31 e 45 anni, crescono quelli nella fascia tra i 19 e 30 (poco sotto i due milioni) e tra i 46 e 60 anni (circa 2,7 milioni). «Sono dati straordinari ammette l'assessore al Turismo Roberta Guaineri - superiori alle più rosee aspettative e portano a prevedere una chiusura dell'anno con crescita a doppia cifra rispetto al 2017. Milano rientra ormai nella cerchia delle mete più ambite a livello internazionale». E i dati «sono un volano eccezionale in vista del 2019, anno in cui Milano sarà al centro del mondo per le celebrazioni del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci». Capoluogo lombardo in controtendenza anche per Confindustria alberghi che segnala risultati «non particolarmente brillanti per gli hotel italiani in occasione delle festività natalizie ma «a brillare nel panorama complessivo è Milano, in controtendenza segna risultati migliori sia per quanto riguarda il Natale (+2% per gli italiani e +3% per gli stranieri) che Capodanno (+3% per gli italiani e +4% per gli stranieri), mentre l'Epifania registra un numero di prenotazioni allineate a quelle del 2018.

Hotel, shopping e vola ovviamente anche il «business cultura». Prendendo come termine di paragone solo il mese di novembre rispetto al 2017 il Comune ha incassato con gli ingressi ai musei civici 188.272 euro, il 28,56% in più rispetto ai 146.452 euro del novembre 2017. I visitatori sono aumentati del 10,8% (142.384 rispetto a 128.504). Il Castello ha prodotto circa 83mila euro di entrate (il 23,48% in più, erano 67.924) e segnato una crescita elle presenze pari al 14,7%, 37.138 visitatori contro 32.378. Quasi raddoppiati gli incassi al Museo del '900 (45.975 euro contro 27.761, il 65% in più) mentre il Museo Morando conta più visite (1.842 contro 1.176) ma lo scorso mese sono riferite a mostre con ingresso libero mentre nel novembre 2017 erano stati staccati biglietti per circa un milione di euro.

E ieri in Commissione Cultura a Palazzo Marino sono state esaminati inoltre i dati della card Abbonamento Musei Lombardia Milano, al 16 dicembre ne sono state vendute 19.779 rispetto alle 23.252 del 2017 ma manca normalmente c'è un picco sotto Natale perchè molti scelgono il regalo culturale. Sono stati registrati 11.252 ingressi con card ai musei lombardi, 55.208 su Milano (17.859 nei musei civici). I primi tre sul podio sono le Galleria d'Italia, la Triennale e Museo del 900.

Gli ultimi tre Spazio Oberdan, Palazzo Morando e Circolo Cobianchi Duomo.

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