Cronaca locale

"L'anti Sala? Un outsider E lo sceglierà la Lega"

Il commissario milanese del Carroccio: «Uniti vinciamo, ma Fi e Fdi si sveglino»

"L'anti Sala? Un outsider E lo sceglierà la Lega"

Stefano Bolognini, assessore regionale e commissario cittadino della Lega. Oggi sarete in piazza a Roma contro il Conte bis, ma da salviniano di ferro non imputa qualche errore all'ex ministro?

«La Lega sarà in piazza per far capire che questo governo è surreale e la formazione in tempi record dimostra che c'era già un patto tra Pd e M5S. La situazione ormai era insostenibile e Salvini ha dimostrato che non siamo interessati alle poltrone. Poi, se stai al governo e non riesci a fare la riforma della Giustizia o sull'autonomia, allora è inutile».

Sull'autonomia potrebbe passare il «modello Emilia», il Pd Bonaccini ha chiesto meno competenze di Lombardia e Veneto.

«Il Pd è sempre stato freddo e M5S ha osteggiato la riforma. Forse il voto in Emilia accenderà l'attenzione, ma se si condiziona la più importante riforma del Paese alla scadenza elettorale non so cosa ne possa uscire, temo uno specchietto per le allodole».

Pensa che Pd e M5S in Regione si alleeranno contro la giunta?

«Finora hanno fatto un'opposizione ideologica e poco costruttiva quindi un eventuale asse non mi preoccupa. La maggioranza lavora bene, è coesa e ha i numeri in aula».

Domenica ci sarà il raduno a Pontida e alla vigilia Salvini incontrerà a Milano i sindaci lombardi. Farete quadrato contro il Conte bis?

«Sabato saremo all'Hotel Leonardo da Vinci a Bruzzano dalle 10 alle 13. Molti amministratori avevano avuto dal governo Lega-M5s garanzie e un dialogo importante. Il segretario verrà a fare il punto perchè non è detto che ora ci sia la stessa sensibilità, sul fronte della pubblica sicurezza e delle infrastrutture lombarde temo che ci sarà un cambio di registro. Faremo una doppia battaglia, a Roma e sui territori, per fortuna i sindaci lombardi della Lega sono aumentati e si faranno sentire».

A Milano Fi, Fdi e anche esponenti leghisti hanno chiesto un tavolo per ragionare sulle Comunali 2021, il centrodestra si presenterà unito?

«Come segretario cittadino sto raccogliendo idee e umori dei miei, poi sicuramente allargheremo il dibattito agli altri partiti del centrodestra ma soprattutto alla società civile che vuole lavorare per la città. Come ho detto, il modello Lombardia sta dando ottimi risultati e quando lo abbiamo replicato è sempre stato vincente. Con onestà dico che mentre la Lega è tornata a livelli molto alti e organizza eventi da tutto esaurito, mi sembra che Fi e Fdi in questo momento fatichino un po'. Più che pensare a nomi e poltrone bisogna pensare a come ridare energia a tutta la coalizione in ottica 2021. Non ricordo iniziative politiche di rilievo e anche in consiglio comunale serve un salto in più».

C'è chi propone le primarie per il 2021, è un'ipotesi?

«Oggi la Lega ha il 25/30%, Fi e Fdi, ammesso che restino due e non si frammentino, forse contano un terzo. Quando Fi era primo partito il nome lo sceglieva Berlusconi, ora tocca a Salvini, condividendolo ovviamente con gli altri partiti. E Beppe Sala è un candidato forte, un leader nazionale ed è bravo a comunicare il bello e il profilo internazionale di Milano, anche se la città ha tantissimi problemi in periferia e su questo dovremo accendere i riflettori e proporre soluzioni. Il nostro candidato dovrà essere esterno alla politica, un esponente della società civile con uno standing e una bella storia da raccontare con l'aiuto dei partiti.

Potrebbe venire dal mondo delle università, delle imprese, della medicina».

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