Cronaca locale

«Lavori nella casa di Rognoni in cambio di appalti»

I pm sequestrano 150mila euro all'ex dg di infrastrutture Lombarde

Lavori di ristrutturazione e mobili per un valore totale di oltre 150mila euro. Sarebbero le «utilità» ottenute da Antonio Rognoni, ex dg di Infrastrutture lombarde spa, da aziende cui aveva procurato un subappalto in Regione.È questo lo scambio ricostruito dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dal pm Letizia Mannella, che ha portato al sequestro dai conti di Rognoni di 154.676 euro disposto ieri dal gip Manuela Cannavale. L'ex manager pubblico, accusato di corruzione, era già stato arrestato nel 2014 per presunti appalti truccati e in un'inchiesta sulla cosiddetta «cupola degli appalti» Expo. Il nuovo procedimento è basato su fatti che sarebbero avvenuti tra il settembre 2011 e l'aprile 2012. Secondo gli inquirenti, che hanno recepito un'informativa del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, l'allora dg di Ilspa avrebbe disposto «in modo illegittimo e comunque senza formale titolo» l'affidamento alla Fidea appalti pubblici srl di un appalto del valore di quasi 2 milioni di euro. I lavori dovevano essere svolti nella sede distaccata della Regione di via Taramelli. In cambio la Fidea avrebbe subappaltato parte delle opere a due imprese indicate da Rognoni: la Liuni spa e la Industria mobili Mio Dino srl. Quest'ultima in particolare avrebbe poi realizzato direttamente gratis o sostenuto i costi della ristrutturazione nella casa di residenza dell'ex dirigente, di proprietà della moglie. Opere come «stuccatura, riprese, pittura e sistemazioni varie» per circa 24mila euro. Sempre la «Mio Dino» avrebbe consegnato a casa di Rognoni mobili per circa 130mila euro.Per questi servizi l'ex dg non avrebbe sborsato un euro. Proprio il valore dei favori presumibilmente ricevuti è quello stabilito dal giudice per le indagini preliminari per il sequestro preventivo «finalizzato alla eventuale confisca» disposto prevalentemente sui conti di Rognoni. Le vecchie accuse a carico del manager sono di associazione per delinquere, turbativa d'asta, truffa alla Regione e falso.

Per le due inchieste del 2014 Rognoni è attualmente a processo. CBas

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