Cronaca locale

L'eredità ciclabile di Expo: una pista di 2700 chilometri

Diciassette vie da percorrere con nuovi cartelli appositamente creati. E stazioni ferroviarie allestite per accogliere chi utilizza la bicicletta

L'eredità ciclabile di Expo: una pista di 2700 chilometri

Diciassette vie ciclabili per oltre 2.700 chilometri su cui pedalare seguendo una segnaletica appositamente creata per gli amanti della bici a indicare percorsi nazionali (Bicitalia) o europei (EuroVelo). Perché l'eredità dell'Expo, ha stabilito ieri la giunta Maroni approvando il «Piano regionale della mobilità cicliestica» redatto in collaborazione con Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), sarà anche una rete di piste che dovrà connettere e integrare il sistema ciclabile regionale con quelli provinciali e locali. «Il primo piano della mobilità ciclistica della Macroregione», lo ha definito l'assessore a Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno annunciando diverse novità, fra le quali una segnaletica dedicata ai ciclisti che renda riconoscibili gli itinerari da classificarsi in base alla difficoltà, al traffico e a una serie di criteri da individuare in base alle caratteristiche del territorio. E poi un vademecum dedicato agli enti locali «per adeguare il territorio in maniera semplice e funzionale alle esigenze di chi usa la bicicletta». Comuni e Province sono, invece, invitati ad adeguare la loro pianificazione e i percorsi per arrivare a un'unica grande infrastruttura capace di collegare senza soluzione di continuità tutto il territorio lombardo. E non solo. Il piano prevede anche l'individuazione di stazioni ferroviarie che possano essere considerate «di accoglienza» per il ciclista anche grazie al sistema di bigliettazione elettronica. «A oggi - spiega l'assessore Del Tenno - il Codice della strada non prevede una segnaletica specifica per le biciclette. La Regione, in collaborazione con Fiab, ha quindi proposto una serie di cartelli per garantire l'accessibilità, la riconoscibilità e l'uniformità delle informazioni per l'uso in sicurezza dei percorsi».
E sempre nella giunta di ieri, il sottosegretario con delega all'Expo Fabrizio Sala ha varato il World Expo tour, giro del mondo a tappe per presentare l'evento e soprattutto incrementare i rapporti commerciali delle imprese lombarde con i 142 Paesi partecipanti. Spagna con Barcellona, il prossimo 16 e 17 gennaio il primo appuntamento. Poi Francia, Turchia, Russia, Kazachistan e Brasile è il calendario dei primi sei mesi tracciato da sala che diventerà un po' il ministro degli esteri della Regione. Maroni ha spiegato che fra le priorità ci saranno la «promozione di investimenti lombardi» nei paesi cosiddetti «Next 11» e l'attrazione di «investimenti in Lombardia» dai paesi Brics: Brasile, Russia, India e Cina (il Sudafrica non ha aderito all'Expo). Il sottosegretario Sala, ha aggiunto che già a gennaio ci sarà una missione a Bruxelles al Parlamento Europeo, poi in aprile una riunione a Roma con tutti gli ambasciatori dei Paesi iscritti all'Expo, mentre è prevista un nuovo appuntamento alla Villa Reale di Monza quando mancheranno solo trecento giorni all'apertura dei cancelli.


Lunedì, invece, a Milano arriva il ministro dell'Interno Angelino Alfano per firmare un protocollo per fare dell'Expo un evento «mafia free».

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