Cronaca locale

Via libera agli Ambrogini «social»

Sala non ferma il voto on line lanciato dall'assessore Lipparini

Chiara Campo

Ha incassato una lettera di «richiamo» del presidente Pd dell'aula Lamberto Bertolè e le contestazioni bipartisan dei consiglieri comunali. Tutti uniti (per una volta) contro la trasformazione delle candidature agli Ambrogini 2016 in una sorta di talent show. Il sondaggio on line sui nomi da proporre alla commissione delle Civiche Benemerenze lanciata pochi giorni fa dall'assessore alla Trasparenza Lorenzo Lipparini ha scatenato una bufera. «Non devono diventare gli Ambrogini di Facebook» ha tuonato il capogruppo di Milano in Comune Basilio Rizzo. Ma a irritare tutti - come ha sottolineato nella lettera Bertolè - è stata soprattutto la «scorrettezza istituzionale» dell'assessore radicale, che ha promosso l'iniziativa senza informare il Consiglio a cui compete la scelta dei premiati e che proprio giovedì ha discusso di una modifica al Regolamento. Fin qui il riassunto della vicenda. Ieri con Lipparini si è schierato il sindaco Beppe Sala. «Ho parlato con l'assessore - ha riferito ieri - e mi ha confermato la sua idea di dare un supporto e poi offrire il risultato al consiglio comunale. Lipparini sa benissimo che la decisione spetta poi all'aula e penso che abbia fatto questa operazione con un intento di servizio, quindi non ci vedo un gran problema, per me va bene così». Anche l'esponente radicale ha assicurato che «si tratta di un equivoco, non è certo mia intenzione introdurre nuove regole o procedure ma solo raccogliere suggerimenti da parte dei cittadini».

E sulla piattaforma PartecipaMi (www.partecipami.it) sono già arrivate una quarantina di proposte (si può far salire il gradimento cliccando da una a quattro stelline, le 5 che entro il 10 ottobre avranno totalizzato il maggior numero di consensi saranno sottoposte al Consiglio). Di tutto un pò. C'è chi ieri, il giorno dopo la morte, ha subito proposto il nome del patron di Esselunga Bernardo Caprotti per l'Ambrogino alla memoria, «è il minimo». Anche se in vita rifiutò per due volte la candidatura avanzata da esponenti del centrodestra. Una cittadina candida Giuliano Pisapia che «ha ridato non solo importanza e lustro alla città ma fiducia ai milanesi» e chi (evidentemente deluso dell'ex sindaco di sinistra) vorrebbe che fosse consegnato un premio all'ex candidato del centrodestra alle Comunali Stefano Parisi «che ha mancato di un soffio di vincere la sfida contro Beppe Sala, nonostante i forti appoggi di questi». Tra i papabili spuntano l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, la «pasionaria» del Comitato inquilini Molise-Calvairate Franca Caffa, l'associazione Massa Marmocchi che accompagna i bimbi a scuola in bicicletta, l'ex consigliere Pd Marco Cormio, il festival Mix del cinema gay-lesbico.

C'è Greta che candida semplicemente il papà Carmine «per il duro lavoro che ha sempre svolto per garantirci una vita all'altezza delle nostre aspettative. Da 43 anni lavora come operaio nella stessa azienda e domani andrà in pensione».

Ed Emanuele che propone l'Ambrogino alla memoria del padre Paolo, «cittadino vessato e umiliato dalle uffici comunali».

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