Cronaca locale

Una Liberazione senza bandiere Usa ma con Hezbollah

di Alberto Giannoni

Bandiere tante. Di tutti i colori dell'arcobaleno. Come giusto e legittimo: bandiere dei partiti, dei sindacati, di tutte le sigle scese in piazza a festeggiare la Liberazione. La Stelle di David invece è stata oggetto di contestazioni e insulti vergognosi. Compariva nello stemma delle Brigata ebraica, che partecipò alla guerra inquadrata nell'esercito britannico. Eppure la sinistra antagonista e i gruppi estremisti anti-israeliani e antisemiti non vogliono vederla, quella stella, né sulle insegne dei partigiani ebrei né sulla bandiera dello stato israeliano. È dovuto intervenire il servizio d'ordine del Pd, insieme ai City Angels, per consentire alla Brigata ebraica di sfilare con (relativa) tranquillità fino al Duomo. Altre bandiere sostanzialmente vietate sono quelle americane o inglesi. Pochissime anche lunedì, da potersi contare sulle dita di una mano. Eppure la Liberazione fu anche e soprattutto opera degli Alleati. Il Giornale ha raccontato negli anni passati i fischi che ha dovuto subire chi ha provato a sfilare a Milano, il 25 aprile, con stelle e strisce. Ed è grazie ad alcuni partiti come Forza Italia e i Radicali italiani, se ancora si rende omaggio, nei cimiteri di guerra degli alleati, ai soldati statunitensi e anglosassoni che hanno pagato con la vita la libertà degli italiani. «Faccio un appello ai consoli statunitensi e britannici e di tutti gli altri Paesi Alleati - dice oggi Davide Romano, assessore della Comunità e portavoce della Brigata ebraica - venite con noi a marciare il prossimo 25 aprile. Liberiano la festa della Liberazione dagli intolleranti. Facciamola diventare una festa di tutti. Solo così, con le vostre bandiere e le nostre, restituiremo giustizia al corteo e alla storia. Gli intrusi sono quelli che fischiano le bandiere dei liberatori e dei Paesi democratici. Evidentemente preferiscono, come hanno sempre fatto, le dittature». E in effetti bandiere che non hanno destato particolari reazioni sono quelle gialle che lunedì sventolavano in San Babila, vicino agli urlatori. Bandiere di Hezbollah, organizzazione politica e paramilitare libanese, considerata terroristica in alcuni paesi del mondo.

E quelle bandiere gialle riproducono graficamente un fucile d'assalto stilizzato. Sono un simbolo della Liberazione?

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