Cronaca locale

L'ira dell'incontenibile Rota taglia portavoce e segretarie

Il presidente Atm continua a cambiare i collaboratori più stretti Il record dell'assistente personale presa e cacciata in dieci giorni

L'ira dell'incontenibile Rota taglia portavoce e segretarie

Fuori quattro. In meno di tre anni di mandato, il presidente di Atm Bruno Rota caccia il quarto portavoce dell'azienda: un record assoluto per la società per azioni di proprietà del Comune che gestisce i trasporti a Milano in quarantasei Comuni della Provincia. Evidentemente, di questi tempi fare l'addetto stampa dell'azienda di Foro Buonaparte trasporti logora in fretta. Ma a essere contrassegnati da un turnover straordinariamente intenso, sembrano essere buona parte degli uffici più direttamente a contatto con il presidente Rota.

L'ultimo a sperimentare la precarietà del posto è stato Renzo Canciani, scelto meno di un anno fa personalmente da Rota come capo della comunicazione. Un rapporto ancora una volta bruscamente interrotto, visto che pochi giorni fa anche Canciani è stato accompagnato alla porta. E per ora non sostituito. Un nuovo tassello dell'infinita girandola di collaboratori di Rota di cui il sindacato interno Sama sta tenendo scrupolosamente la conta. A volte con effetti quasi comici, per non dire paradossali.

Prima di Canciani, a perdere precipitosamente la sedia era stato il capo del personale di Atm, Pietro Brunetti, cacciato dall'incarico e parcheggiato in altro loco da Rota per essere sostituito con l'ex dirigente del gruppo Rizzoli-Corriere della sera, Luca Migliore. «Valzer di poltrone», commentò il Sama.

Un appunto, circolato anch'esso in ambienti sindacali, riassume poi così il girotondo di segretarie personali di Rota: alla nomina del nuovo presidente, «le segretarie al momento erano le signore A.B. e C.R. Nel frattempo le due vengono affiancate dalla signora E.C. che rimane in carica circa dieci giorni, sostituita prontamente nel febbraio 2012 dalla segreteria del direttore del personale D.B. Parte quindi dalla presidenza la ricerca della segretaria giusta, vista l'inadeguatezza delle precedenti. Nonostante diverse segretarie in azienda siano in cerca di collocazione a causa anche dell'uscita di diversi dirigenti, si decide di effettuare una ricerca all'esterno. Viene quindi selezionata direttamente la signor M.M. assunta il 1/3/2012, ma nel mese di luglio la stessa rassegna le dimissioni. In seguito verrà assunta la signora M.D.Z. Si prosegue con l'assunzione della signora P.C., ma dopo pochi mesi anche la stessa darà le dimissioni e nello stesso giorno verrà riassunta in azienda in un altro ufficio. Si riprova con il personale aziendale e con un uomo questa volta, M.B., ma pochi mesi dopo lo stesso torna al mittente. É il turno della signor P.B. Nel mese di gennaio 2014 verrà assunta la signora L.V. alla comunicazione esterna e immagine, ma dopo pochi giorni la stessa viene comandata nella segreteria di presidenza. Anch'essa darà le dimissioni dopo solo due mesi».

La velocità con cui Rota cambia il proprio staff è una novità pressoché assoluta per Atm, una azienda poco abituata agli scossoni (basti pensare che il predecessore di Rota, Elio Catania, si tenne lo stesso addetto stampa per tutta la durata del mandato). E in un comunicato di qualche tempo fa i sindacalisti del Sama stigmatizzavano la prassi di Catania di andarsi a pescare i collaboratori fuori dall'azienda.

Salvo poi disfarsene poco dopo: «Siamo stanchi e indignati», scrivevano allora.

Commenti