Cronaca locale

L'alcol, il fumo e la droga conquistano 2 lombardi su 3

Un milione si è ubriacato, due milioni fumano Il 7 per cento ha assunto farmaci psicoattivi

L'alcol, il fumo e la droga conquistano 2 lombardi su 3

Sono circa un milione ilombardi che dichiarano di essersi ubriacati nell’ultimo anno. Tradotto: su una popolazione compresa nella fascia tra i 15 e i 64 anni da 6,4 milioni, poco più di un sesto dichiara di essersi ubriacato, una percentuale che sale al 33 per cento se si considerano i ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Lo rivela l’ultimo report sugli Abusi e ledipendenze della Regione Lombardia, risalente al 2016, estratto dal Sistema integrato di analisi e previsione. Secondo, invece, la ricerca Espad condotta tra la popolazione scolastica lombarda addirittura il 66 per cento dei ragazzi di 15 anni ha consumato alcol negli ultimi 12 mesi. Riccardo Gatti, direttore della Programmazione Studi e Ricerche nell'Area Dipendenze dell'Asst Santi Paolo e Carlo avverte: «la questione dei dati sulle dipendenze è molto complessa perché, per quanto riguarda le droghe, si riferiscono ad attività illecite, la cui fotografia comporta dei limiti. In realtà il consumo di droghe è molto più diffuso di quanto non si creda: basti pensare che l'uso non terapeutico di sostanze psicoattive e l'uso di droga non sono la stessa cosa, e le dipendenze o l'uso pericoloso di sostanze riguarda anche molti prodotti del tutto legali. Insomma vedere questi fenomeni soprattutto dal punto di vista di ciò che è illecito, rischia di non farci comprendere una realtà molto più complessa e pericolosa».

Lo scenario diventa ancora più preoccupante se si osservano i dati sulla dipendenza da tabacco: sono due milioni nella nostra regione i fumatori abituali, una percentuale che sale al 35 per cento tra i tra i 15 e i 24 anni (l'età critica in cui si comincia a fumare si aggira tra i 13 e i 15 anni).

Dalla fotografia scattata durante l'incontro al Centro Comunicazione Bayer dal titolo «Fumo, droghe, gioco, sesso e alcool: quando diventano dipendenze?» emerge come i lombardi siano particolarmente viziosi: 800mila persone su una popolazione di 6,4 milioni tra i 15 e i 64 anni ha dichiarato di avere assunto una sostanza illecita nel 2016. Quota che anche in questo caso sale in maniera allarmante nella fascia che oscilla tra i 15 e i 24 anni. Così sempre nel 2016 sono stati 700mila i cittadini lombardi che hanno «confessato» di aver consumato cannabis. Numeri che si incrociano a quelli dei policonsumatori ovvero a chi ha ammesso di avere assunto sostanze diverse, pari a 250mila residenti, mentre addirittura mezzo milione di persone è ricorso a farmaci oppiacei. Il 30 per cento fuori da un trattamento terapeutico, mentre il 7 per cento (pari a circa 430mila residenti) ha consumato farmaci psicoattivi. Si ferma «solo» a quota 120mila chi ha fatto uso di cocaina nel 2016.

L'indagine tocca anche dipendenze più nascoste e apparentemente più innocue, ma altrettanto potenti: il gioco d'azzardo patologico e le dipendenze da social network. Per dare un'idea del fenomeno basti pensare che il 25 per cento dei lombardi ha giocato a videopoker, casinò, slot machine e gratta e vinci nell'ultimo mese. Il problema? «I giocatori non chiedono aiuto - spiega Emilio Sacchetti, presidente dell'Accademia Italiana di Scienza delle dipendenze comportamentali - quindi bisogna fare leva sulla prevenzione. Diverse le strategie di intervento: da quelle proibizionistiche più adatte i minorenni a quelle educative per gli adulti che promuovono il gioco responsabile». A finire nelle maglie della dipendenza da social network sono chiaramente gli adolescenti, in particolare con problematiche di origine ansiosa.

«Due le paure - spiega Giulia Meloni, psicoterapeuta responsabile Spazio psicologico associazione Amico Charly -: stare in situazioni sociali sconosciute e avere performance non all'altezza delle aspettative altrui».

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