Cronaca locale

La Lombardia difende i cristiani perseguitati: "Un genocidio silenzioso in tutto il mondo"

Cappellini: «Salvare la libertà». Mantovano (Acs): «Occidente in silenzio»

La  Lombardia difende i cristiani perseguitati: "Un genocidio silenzioso in tutto il mondo"

«La Regione Lombardia è l'unica regione italiana che tiene una posizione ferma contro il genocidio dei cristiani nel mondo» ha detto Alessandro Monteduro, direttore di Acs-Italia (Aiuto alla Chiesa che soffre). L'indifferenza dell'Occidente è un abominio. Le torture, le uccisioni, le umiliazioni in Egitto piuttosto che in Iran fanno parte di una guerra, ma la dimenticanza dell'Occidente crocifigge i cristiani in modo vile. Questo è il peggior virus secondo i relatori della presentazione del rapporto «Perseguitati e dimenticati», ieri a palazzo Lombardia, radunati dal governatore Roberto Maroni e dall'assessore alla Cultura, Cristina Cappellini, che, non a caso nel giorno dell'ultima apparizione della Madonna di Fatima, hanno ricordato come l'impegno di Regione Lombardia per i cristiani non sia un capitolo saltuario, ma un cammino costante «per salvare la libertà religiosa» ha detto Cappellini.

«Il nostro interesse è fondamentale - ha ribadito Alfredo Mantovano, presidente di Acs-Italia -. Basti pensare al caso di Asia Bibi, rinchiusa in carcere in Pakistan per una condanna a morte, avendo dato da bere a donne musulmane. Ogni giorno Avvenire le dedica uno spazio e la sta proteggendo. Più l'attenzione cala, più aumentano le persecuzioni. I giornali devono rendersene conto».

Il rapporto «Perseguitati e dimenticati» è dedicato dalla Fondazione Pontificia «Aiuto alla Chiesa che soffre» ai cristiani oppressi per la loro fede. Testimone di questa sofferenza, Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca della chiesa copto-cattolica in Egitto, ha confermato come «il patire delle persone cristiane in un mondo musulmano sia un fatto insito nella quotidianità ed è un problema di strumentalizzazione da parte dei governi che sfruttano l'ignoranza del popolo. Questa è una guerra che ha solo l'abito religioso - ha confermato Ibrahim Isaac Sidrak -, ma le cause sono altre. La scolarizzazione alleggerisce le tensioni. In aereo ho incontrato una ragazza musulmana che in Egitto ha studiato nella scuola del Sacro Cuore e ancora ricordava la bellezza dell'insegnamento. Molti islamici studiano nelle scuole cattoliche. La cultura elimina le barriere».

Alessandro Monteduro ha fatto un elenco dei paesi in cui i cristiani subiscono efferate violenze. I peggiori sono l'Arabia Saudita e la Korea del Nord. «Tutto questo è possibile perché non ci sono ricercatori in grado di denunciare la situazione.

L'Occidente è mancante nel suo ruolo di difesa e denuncia, ma non manca quando si tratta di denaro visto che il commercio dell'Arabia Saudita ammonta a 110 miliardi di dollari».

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